F.A.K.
F.A.K. EP
I F.A.K. esistono dal 2008, presi sotto braccio dalla RFB iniziano a smanettare i loro suoni. Non fanno tanti concerti. Suonano co i Marta sui Tubi, Volt Voice, Ilenia Volpe, Bohemien, Sound Machine. Nel 2010 registrano il loro primo demo/ep prodotto da ASPEC, Modica & mastering di Alfredo Gentili. Scelgono di sprecare energie e danaro per promuovere l'album in Inghilterra. Ad Halloween 2010 si trovano a suonare a Londra (CAMDEN EYE) suonare per RFB allo Zenith Bar, e al THE FIDDLER'S ELBOW. Suonano in vari show case, openparty, open-mic. Nel maggio 2011 vengono congedati dalla Rock Free booking. Ora stanno lavorando per il loro primo Full Length da registrare dopo l'estate 2011.
Sono italiani e cantano in inglese. Il loro è un rock aggressivo e rabbioso che sa anche prendersi momenti QUASI pop di pausa. I Formato Audio Komprensivo seguono le sonorità principalmente di Pearl jam e Nikelback in pezzi come “f.a.k me”(interessante e simpatico gioco di parole),parte molto “leggera” e soave ma con un crescendo che giunge ad un punto dove la voce si fa graffiante, con punti dove urla, ma poco dopo riprende a sussurrare, poi che tace.
"Poison true" è di certo una canzone che Nikelback e Pearl jam avrebbero voluto inventare. Qui si notano le capacità compositive e tecniche del gruppo, miscelare stacchi calmi e quasi acustici, con la potenza e la rabbia non è gioco facile e immediato.
"My rules" fa di nuovo l’occhiolino alla band di Vedder, ma sia chiaro solo per le sonorità, perché i FAK comunque propongono una loro identità, inoltre miscela al grunge della costa oves americana un non so chè della nuova scia di rock indie inglese; inoltre che in aggiunta, a quello che è prettamente grunge, c’è una ricerca verso sonorità stoner vagamente alla kyuss.
Suoni quasi onomatopeici caratterizzano il pezzo “Something new day”, una voce che si trasforma manmano che i secondi scorrono. Da un vocalizzo molto sensuale e corposo passa verso la fine in una forma strana a tratti ossessiva e quasi demoniaca, per il genere, un po’ strozzata e lugubre, che ne fa del finale della stessa, una parte originale e teatrale.
Sicuramente questo EP dimostra apertamente che il gruppo ha molto da dire e di certo lo saprà fare molto bene!
VOTO: 85/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 22/06/11
GENERE: grunge
SITO WEB: www.myspace.com/faklive
RECENSORE: Alessandro Schümperlin
F.A.K. EP
I F.A.K. esistono dal 2008, presi sotto braccio dalla RFB iniziano a smanettare i loro suoni. Non fanno tanti concerti. Suonano co i Marta sui Tubi, Volt Voice, Ilenia Volpe, Bohemien, Sound Machine. Nel 2010 registrano il loro primo demo/ep prodotto da ASPEC, Modica & mastering di Alfredo Gentili. Scelgono di sprecare energie e danaro per promuovere l'album in Inghilterra. Ad Halloween 2010 si trovano a suonare a Londra (CAMDEN EYE) suonare per RFB allo Zenith Bar, e al THE FIDDLER'S ELBOW. Suonano in vari show case, openparty, open-mic. Nel maggio 2011 vengono congedati dalla Rock Free booking. Ora stanno lavorando per il loro primo Full Length da registrare dopo l'estate 2011.
Sono italiani e cantano in inglese. Il loro è un rock aggressivo e rabbioso che sa anche prendersi momenti QUASI pop di pausa. I Formato Audio Komprensivo seguono le sonorità principalmente di Pearl jam e Nikelback in pezzi come “f.a.k me”(interessante e simpatico gioco di parole),parte molto “leggera” e soave ma con un crescendo che giunge ad un punto dove la voce si fa graffiante, con punti dove urla, ma poco dopo riprende a sussurrare, poi che tace.
"Poison true" è di certo una canzone che Nikelback e Pearl jam avrebbero voluto inventare. Qui si notano le capacità compositive e tecniche del gruppo, miscelare stacchi calmi e quasi acustici, con la potenza e la rabbia non è gioco facile e immediato.
"My rules" fa di nuovo l’occhiolino alla band di Vedder, ma sia chiaro solo per le sonorità, perché i FAK comunque propongono una loro identità, inoltre miscela al grunge della costa oves americana un non so chè della nuova scia di rock indie inglese; inoltre che in aggiunta, a quello che è prettamente grunge, c’è una ricerca verso sonorità stoner vagamente alla kyuss.
Suoni quasi onomatopeici caratterizzano il pezzo “Something new day”, una voce che si trasforma manmano che i secondi scorrono. Da un vocalizzo molto sensuale e corposo passa verso la fine in una forma strana a tratti ossessiva e quasi demoniaca, per il genere, un po’ strozzata e lugubre, che ne fa del finale della stessa, una parte originale e teatrale.
Sicuramente questo EP dimostra apertamente che il gruppo ha molto da dire e di certo lo saprà fare molto bene!
VOTO: 85/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 22/06/11
GENERE: grunge
SITO WEB: www.myspace.com/faklive
RECENSORE: Alessandro Schümperlin
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