Ciao e benvenuti su UndergroundZine, iniziamo con alcuni cenni biografici….. Innanzitutto vorremmo ringraziarvi per averci dato l’opportunità di parlare un po’ di noi…
Siamo gli “Alison Matter” , facciamo rock, e veniamo da Capua, in provincia di Caserta.
Il gruppo è stato fondato nel 2002, da Luigi Di Lorenzo (voce) e Mirko Orteca (chitarra). Nel 2003, con la prima line-up della band incidemmo la nostra prima demo di inediti ed iniziammo ad esibirci dal vivo. Duarante questo periodo, partecipammo con 2 brani alla compilation “Music Storm 2004” stampata in 1000 copie. Nel 2006 entrarono nel gruppo l’attuale bassista Vincenzo Morlando e il chitarrista Temistocle Bello . Nel 2008, incidemmo una nuova demo dal titolo "What Is Real” che ci diede molte possibilità di suonare dal vivo in tutta la Campania. Dal 2010 il nuovo batterista è Marco Cantiello, il nome del gruppo inizia a circolare nell’ambiente musicale e veniamo invitati come ospiti in diverse web radio. Nel 2011 esce un nuovo EP, composto da 4 tracce inedite in italiano, dal titolo “Controluce”. Durante la promozione del disco veniamo inseriti nella compilation digitale a scopo benefico: “You Can’t Shake Me - A little help for Japan” ed in quella de “L’angolo Della Follia.”
Come mai avete scelto questo nome Alison Matter?
“Alison matter” rappresenta, letteralmente, la "alisonsostanza" come un mondo onirico, parallelo ed interiore alla persona protagonista. Questo nome riassume un po’ la nostra attitudine ed i testi delle canzoni che spesso si riferiscono all’ altro lato della personalità umana, quello più oscuro.
Quali sono le vostre influenze principali? E a quali gruppi?
Abbiamo gusti musicali abbastanza diversi, ma credo che proprio questo ci abbia permesso di sviluppare un sound abbastanza personale, un misto tra grunge, rock e alternative. Non abbiamo una band in particolare a cui ci ispiriamo. Comunque ci sono dei gruppi sui quali andiamo d’accordo come ad esempio gli "Alter Bridge" che uniscono un po’ il nostro animo rock e metal.
Avete avuto altre esperienze musicali prima di formare i Alison Matter?
Solo il nostro batterista, Marco ha avuto ed ha ancora diversi progetti musicali, noi quattro essendo prima di tutto grandi amici, abbiamo intrapreso la strada della musica assieme.
Qual è stata la reazione della critica di fronte al vostro ep “Controluce”, i riscontri da parte delle redazioni sono stati buoni?
Si, stiamo avendo buoni riscontri ed in molti hanno apprezzato molto lo sviluppo del nostro sound.
Qual è il messaggio che volete dare all’ascoltatore? I testi di cosa trattano?
I testi delle nostre canzoni sono sempre un po’ melanconici, ma nel nostro ultimo Ep, Controluce, sono concentrati anche su tematiche inerenti alla società in cui viviamo. In "Sovversivo" ad esempio le liriche sono un esortazione a reagire, a non abbassare la testa ed essere insofferenti, di credere nei propri ideali e resistere agli attacchi di un potere dittatoriale. Non a caso il disco inizia con il caos di una rivolta e si conclude come un cerchio nella medesima maniera, non bisogna mai stancarsi di lottare, per tutto! In "Segni", invece, la tematica toccata è quella dei senza dimora, dei cosiddetti barboni, persone che talvolta per scelta, talvolta per esigenza, vivono ai margini della nostra società e pagano il dazio di essere dei fantasmi già in terra, tanto che se qualcuno di loro muore di freddo e fame per strada, sembra non importare a nessuno. La gente prova una facile pietà nei loro confronti e poche sono le persone che realmente agiscono sul serio per aiutarli praticamente.
Parlateci un po’ della scena Underground della vostra zona, è difficile poter suonare nei locali?
La scena undergound campana è un po’ difficile da definire, molti locali sono passati dal “quanta gente portate” a “facciamo suonare solo tribute band o gruppi che fanno intrattenimento, perché la gente si deve divertire”. Bypassando la concezione di “divertimento” che in molti da noi interpretano esclusivamente come cabaret e giochi, si può dire che i locali che danno la possibilità di suonare a progetti inediti sono molto pochi, ed i cachet sono spesso dei miseri rimborsi spese, rispetto a chi fa cover. E’ giusto dire però che in molti casi è questo che la massa vuole, ed i pochi locali “underground” sono spesso frequentati solo da musicisti. Insomma per chi fa inediti non è proprio una bella situazione.
Com’è stato il vostro primo live? Quando abbiamo iniziato ad esibirci, nel 2003 c’erano molti più locali che proponevano musica dal vivo ed alternavano molto la loro programmazione. Il nostro primissimo live fu nella sede di “Capuanova” un’associazione culturale della nostra città assieme al bluesman casertano Giò Vescovi, mentre il primo live in un locale fu subito dopo, in provincia di Benevento. Entrambe le serate riuscirono molto bene. Ricordiamo ancora la nostra emozione e come guardavamo con fiducia ciò che stavamo mettendo su.
Il vostro brano “Controluce” è entrato a far parte della prima compilation “Vol. 1 settembre 2011” dell’Angolo della follia, cosa ne pensate di questa iniziativa? E’ un’ottima iniziativa che ci ha permesso ulteriormente, di far conoscere noi e la nostra musica. Siamo molto contenti di aver partecipato!
Progetti futuri? Al momento stiamo girando il video di Sovversivo, la prima traccia del nostro ultimo Ep, e speriamo di poterlo promuovere assieme al resto del disco, in ogni modo, sia su internet che suonando dal vivo.
Ringrazio molto gli Alison Matter e come sempre l’ultima parola va alle band per le conclusioni. A risentirci e buona fortuna per i prossimi lavori! Grazie infinite a voi, a presto! Vorremmo solo dare i nostri contatti per poterci ascoltare o avere qualsiasi info.
Ci trovate su Facebook all’indirizzo: www.facebook.com/alisonmatter su You Tube: www.youtube.com/alisonmatterofficial su Bandcamp: http://alisonmatter.bandcamp.com/album/controluce-ep la nostra mail è [email protected]
Buon rock a tutti!!
INTERVISTA A CURA DI Martina Tosi
Siamo gli “Alison Matter” , facciamo rock, e veniamo da Capua, in provincia di Caserta.
Il gruppo è stato fondato nel 2002, da Luigi Di Lorenzo (voce) e Mirko Orteca (chitarra). Nel 2003, con la prima line-up della band incidemmo la nostra prima demo di inediti ed iniziammo ad esibirci dal vivo. Duarante questo periodo, partecipammo con 2 brani alla compilation “Music Storm 2004” stampata in 1000 copie. Nel 2006 entrarono nel gruppo l’attuale bassista Vincenzo Morlando e il chitarrista Temistocle Bello . Nel 2008, incidemmo una nuova demo dal titolo "What Is Real” che ci diede molte possibilità di suonare dal vivo in tutta la Campania. Dal 2010 il nuovo batterista è Marco Cantiello, il nome del gruppo inizia a circolare nell’ambiente musicale e veniamo invitati come ospiti in diverse web radio. Nel 2011 esce un nuovo EP, composto da 4 tracce inedite in italiano, dal titolo “Controluce”. Durante la promozione del disco veniamo inseriti nella compilation digitale a scopo benefico: “You Can’t Shake Me - A little help for Japan” ed in quella de “L’angolo Della Follia.”
Come mai avete scelto questo nome Alison Matter?
“Alison matter” rappresenta, letteralmente, la "alisonsostanza" come un mondo onirico, parallelo ed interiore alla persona protagonista. Questo nome riassume un po’ la nostra attitudine ed i testi delle canzoni che spesso si riferiscono all’ altro lato della personalità umana, quello più oscuro.
Quali sono le vostre influenze principali? E a quali gruppi?
Abbiamo gusti musicali abbastanza diversi, ma credo che proprio questo ci abbia permesso di sviluppare un sound abbastanza personale, un misto tra grunge, rock e alternative. Non abbiamo una band in particolare a cui ci ispiriamo. Comunque ci sono dei gruppi sui quali andiamo d’accordo come ad esempio gli "Alter Bridge" che uniscono un po’ il nostro animo rock e metal.
Avete avuto altre esperienze musicali prima di formare i Alison Matter?
Solo il nostro batterista, Marco ha avuto ed ha ancora diversi progetti musicali, noi quattro essendo prima di tutto grandi amici, abbiamo intrapreso la strada della musica assieme.
Qual è stata la reazione della critica di fronte al vostro ep “Controluce”, i riscontri da parte delle redazioni sono stati buoni?
Si, stiamo avendo buoni riscontri ed in molti hanno apprezzato molto lo sviluppo del nostro sound.
Qual è il messaggio che volete dare all’ascoltatore? I testi di cosa trattano?
I testi delle nostre canzoni sono sempre un po’ melanconici, ma nel nostro ultimo Ep, Controluce, sono concentrati anche su tematiche inerenti alla società in cui viviamo. In "Sovversivo" ad esempio le liriche sono un esortazione a reagire, a non abbassare la testa ed essere insofferenti, di credere nei propri ideali e resistere agli attacchi di un potere dittatoriale. Non a caso il disco inizia con il caos di una rivolta e si conclude come un cerchio nella medesima maniera, non bisogna mai stancarsi di lottare, per tutto! In "Segni", invece, la tematica toccata è quella dei senza dimora, dei cosiddetti barboni, persone che talvolta per scelta, talvolta per esigenza, vivono ai margini della nostra società e pagano il dazio di essere dei fantasmi già in terra, tanto che se qualcuno di loro muore di freddo e fame per strada, sembra non importare a nessuno. La gente prova una facile pietà nei loro confronti e poche sono le persone che realmente agiscono sul serio per aiutarli praticamente.
Parlateci un po’ della scena Underground della vostra zona, è difficile poter suonare nei locali?
La scena undergound campana è un po’ difficile da definire, molti locali sono passati dal “quanta gente portate” a “facciamo suonare solo tribute band o gruppi che fanno intrattenimento, perché la gente si deve divertire”. Bypassando la concezione di “divertimento” che in molti da noi interpretano esclusivamente come cabaret e giochi, si può dire che i locali che danno la possibilità di suonare a progetti inediti sono molto pochi, ed i cachet sono spesso dei miseri rimborsi spese, rispetto a chi fa cover. E’ giusto dire però che in molti casi è questo che la massa vuole, ed i pochi locali “underground” sono spesso frequentati solo da musicisti. Insomma per chi fa inediti non è proprio una bella situazione.
Com’è stato il vostro primo live? Quando abbiamo iniziato ad esibirci, nel 2003 c’erano molti più locali che proponevano musica dal vivo ed alternavano molto la loro programmazione. Il nostro primissimo live fu nella sede di “Capuanova” un’associazione culturale della nostra città assieme al bluesman casertano Giò Vescovi, mentre il primo live in un locale fu subito dopo, in provincia di Benevento. Entrambe le serate riuscirono molto bene. Ricordiamo ancora la nostra emozione e come guardavamo con fiducia ciò che stavamo mettendo su.
Il vostro brano “Controluce” è entrato a far parte della prima compilation “Vol. 1 settembre 2011” dell’Angolo della follia, cosa ne pensate di questa iniziativa? E’ un’ottima iniziativa che ci ha permesso ulteriormente, di far conoscere noi e la nostra musica. Siamo molto contenti di aver partecipato!
Progetti futuri? Al momento stiamo girando il video di Sovversivo, la prima traccia del nostro ultimo Ep, e speriamo di poterlo promuovere assieme al resto del disco, in ogni modo, sia su internet che suonando dal vivo.
Ringrazio molto gli Alison Matter e come sempre l’ultima parola va alle band per le conclusioni. A risentirci e buona fortuna per i prossimi lavori! Grazie infinite a voi, a presto! Vorremmo solo dare i nostri contatti per poterci ascoltare o avere qualsiasi info.
Ci trovate su Facebook all’indirizzo: www.facebook.com/alisonmatter su You Tube: www.youtube.com/alisonmatterofficial su Bandcamp: http://alisonmatter.bandcamp.com/album/controluce-ep la nostra mail è [email protected]
Buon rock a tutti!!
INTERVISTA A CURA DI Martina Tosi