Come mai avete scelto questo nome Mad Chickens?
Una volta stavamo per essere aggrediti da una chioccia in preda ad una crisi ormonale… Fuggendo, siamo caduti e volgendoci al cielo c’era la scritta luminosa: MAD CHICKENS.
Quali sono le vostre influenze principali? E a quali gruppi?
Abbiamo differenti influenze musicali, ogni componente della band si ispira a generi diversi, ma riusciamo a trovare sempre la giusta armonia nel creare una canzone. Siamo maggiormente influenzati dai Sonic Youth, ci piace creare intarsi noise e giocare con le nostre stonature. Per questo nell’ep si sente molto l’impronta grunge: sono sei pezzi abbastanza diretti e spigolosi. Eravamo ancorate molto al suono degli anni ’90, pochi effetti e molta distorsione, di conseguenza l’influenza principale che abbiamo è fare più casino possibile….
Avete avuto altre esperienze musicali prima di formare i Mad Chickens?
Valeria (voce e chitarra): Iniziai a suonare nel 2001,ho avuto varie band quasi sempre tutte al femminile dove maggiormente suonavo cover dei sex pistols, nofx, pennywise etc. etc. fino al 2004 quando formai le Mad Chickens. Maria Teresa (basso): ho suonato tanto heavy metal, tanto hard rock, ma soprattutto ho cantato tante sigle dei cartoni. Laura (Chitarra e quello che serve): Ho suonato con un gruppo per un po’, ma la mia prima vera esperienza in una band è stata con le Mad. Ho iniziato con la chitarra, ma adesso non me la fanno usare più. Nicola (batteria): Ho suonato in qualche band con amici ma mai nulla di serio,è la mia prima vera band questa.
Qual è stata la reazione della critica di fronte al vostro cd “Goodbye butterfly”, i riscontri da parte delle redazioni sono stati buoni?
Tutto sommato è stata molto buona, nonostante la produzione non proprio eccelsa e la nostra naturale inesperienza. Diciamo che come primo lavoro è stato più che soddisfacente.
Qual è il messaggio che volete dare all’ascoltatore? I testi di cosa trattano?
Scriviamo le nostre esperienze, gli attimi passati. I nostri testi parlano di attimi vissuti e il più delle volte sono astratti, non vogliamo assolutamente dare alcun messaggio perché crediamo che ognuno possa trovare il proprio significato.
Parlateci un po’ della scena Underground della vostra zona, è difficile poter suonare nei locali?
No… Se suoni cover di Ligabue. Scherzi a parte, ci sono molti gruppi, ma pochi luoghi dove poter fare musica. Abbiamo suonato raramente nella nostra città!
Com’è stato il vostro primo live?
Con ¾ della formazione attuale fu all’Orange di Pescara nel 2007… A ripensarci ora, ci vien da ridere!
Cosa ne pensate delle webzine e della diffusione della musica in internet?
Una cosa positiva … di sicuro internet è il mezzo più veloce e pratico per farsi conoscere e apprezzare, ed in fondo è questo quello che conta per una band emergente. Progetti futuri? Stiamo lavorando duramente al nuovo album… Se non andrà in porto apriremo un salsa club per over 70.
Ringrazio molto i Mad Chickens e come sempre l’ultima parola va alle band per le conclusioni. A risentirci e buona fortuna per i prossimi lavori! Ringraziamo prima di tutto voi che ci date l’opportunita’ di farci sentire, la nostra etichetta che ha creduto in noi ed infine un grazie speciale ai nostri ratti sedati! INTERVISTA A CURA DI Martina Tosi
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