DEATH RIDERS
Through centuries of dust
Progressive, thrash, metalcore e heavy. Tutti generi racchiusi all'interno di Through Centuries of Dust, album di debutto dei Death Riders.
Strumentalmente un album "aggressivo", sonorità molto dure e veloci, dove i musicisti non si prendono un secondo di pausa. Si sentono molto le influenze da parte di gruppi come Trivium (per i tempi veloci, principalmente per i riff della batteria), Myrath (per la tendenza, in certi punti, di parti progressive, per gli assoli e i passaggi di chitarra caratteristici del genere), e per quanto riguarda la voce si sente subito l'ifluenza del metal "classico" (in alcuni brani, tipo Crimson Liberty, si nota l'influenza dei Blind Guardian) .
Insomma, ce n'è un po' per tutti i gusti. Dal primo ascolto si sente che il gruppo è parecchio dotato dal punto di vista tecnico. Le canzoni, messe a confronto con brani di altri gruppi, suonano abbastanza originali (cosa non scontata di questi tempi), anche se bisogna dire che, se confrontato fra di loro, risultano ripetitive.
Dal punto di vista tecnico, Through Centuries of Dust, è un buon album, la qualità della registrazione è buona, tutti gli strumenti suonano al posto giusto senza discriminazioni; molto spesso alcuni musicisti, in base al genere, vengono messi da parte, spesso accade per i bassisti (con mio grande piacere, non è questo il caso). La voce spesso sembra esterna al brano, può risultare un po' invadente ma non in modo eccessivo.
Insomma, 11 brani da non sottovalutare. Un buon lavoro per i Death Riders, ovviamente si può migliorare, per ora sono sulla buona strada.
VOTO: 70/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 23/05/11
GENERE: metal
SITO WEB: www.myspace.com/deathridersband
RECENSORE: Rob
Through centuries of dust
Progressive, thrash, metalcore e heavy. Tutti generi racchiusi all'interno di Through Centuries of Dust, album di debutto dei Death Riders.
Strumentalmente un album "aggressivo", sonorità molto dure e veloci, dove i musicisti non si prendono un secondo di pausa. Si sentono molto le influenze da parte di gruppi come Trivium (per i tempi veloci, principalmente per i riff della batteria), Myrath (per la tendenza, in certi punti, di parti progressive, per gli assoli e i passaggi di chitarra caratteristici del genere), e per quanto riguarda la voce si sente subito l'ifluenza del metal "classico" (in alcuni brani, tipo Crimson Liberty, si nota l'influenza dei Blind Guardian) .
Insomma, ce n'è un po' per tutti i gusti. Dal primo ascolto si sente che il gruppo è parecchio dotato dal punto di vista tecnico. Le canzoni, messe a confronto con brani di altri gruppi, suonano abbastanza originali (cosa non scontata di questi tempi), anche se bisogna dire che, se confrontato fra di loro, risultano ripetitive.
Dal punto di vista tecnico, Through Centuries of Dust, è un buon album, la qualità della registrazione è buona, tutti gli strumenti suonano al posto giusto senza discriminazioni; molto spesso alcuni musicisti, in base al genere, vengono messi da parte, spesso accade per i bassisti (con mio grande piacere, non è questo il caso). La voce spesso sembra esterna al brano, può risultare un po' invadente ma non in modo eccessivo.
Insomma, 11 brani da non sottovalutare. Un buon lavoro per i Death Riders, ovviamente si può migliorare, per ora sono sulla buona strada.
VOTO: 70/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 23/05/11
GENERE: metal
SITO WEB: www.myspace.com/deathridersband
RECENSORE: Rob
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