HATEWORLD
Another holocaust
Primo ep per il quintetto torinese, questo "another holocaust".
4 tracce grezze, senza troppi preamboli, introduzioni, e davvero, con questo caratterino non sono affatto necessarie.
Per essere un ep di esordio non è affatto male, anche se ci sono dei difettucci.
Ma andiamo con ordine, e poi... sono i difetti che fanno la differenza..
Prima i pregi dunque, perchè ci sono e non sono nemmeno pochi.
La cosa che colpisce è la schiettezza. Quasi sfrontatezza! Sembra che gli Hateworld vogliano provocare. La struttura delle canzoni e dell'intero ep ha questo scheletro, anche se i brani sono anche piuttosto articolati e ricchi di cambi. Insomma, diretti, ma senza tralasciare pressocchè nulla, almeno in fase compositiva.
Niente di così nuovo, anzi c'è un bel legame con il passato, però con quel passato che manca un pò a tutti, ne è diretta testimonianza "behind the mask", terza traccia di "another holocaust".
Credo che un esempio ulteriore di questo legame nostalgico, sia presente nella ricerca dei suoni,
che onestamente potevano essere migliori, specialmente riguardo alle chitarre e alla voce.
Come mi succede spesso, ultimamente, ho l'impressione ascoltando questo lavoro, che il top di questa band si possa godere al meglio dal vivo, dove sudore birra e teste che scuotono un pò ovunque concedano sfogo a chi suona e a chi ascolta, e..in fondo chi se ne frega se c'è una pennata in più o in meno!
VOTO: 65/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 07/06/11
GENERE: thrash metal
SITO WEB: www.myspace.com/hateworldtorino
RECENSORE: BR1
Another holocaust
Primo ep per il quintetto torinese, questo "another holocaust".
4 tracce grezze, senza troppi preamboli, introduzioni, e davvero, con questo caratterino non sono affatto necessarie.
Per essere un ep di esordio non è affatto male, anche se ci sono dei difettucci.
Ma andiamo con ordine, e poi... sono i difetti che fanno la differenza..
Prima i pregi dunque, perchè ci sono e non sono nemmeno pochi.
La cosa che colpisce è la schiettezza. Quasi sfrontatezza! Sembra che gli Hateworld vogliano provocare. La struttura delle canzoni e dell'intero ep ha questo scheletro, anche se i brani sono anche piuttosto articolati e ricchi di cambi. Insomma, diretti, ma senza tralasciare pressocchè nulla, almeno in fase compositiva.
Niente di così nuovo, anzi c'è un bel legame con il passato, però con quel passato che manca un pò a tutti, ne è diretta testimonianza "behind the mask", terza traccia di "another holocaust".
Credo che un esempio ulteriore di questo legame nostalgico, sia presente nella ricerca dei suoni,
che onestamente potevano essere migliori, specialmente riguardo alle chitarre e alla voce.
Come mi succede spesso, ultimamente, ho l'impressione ascoltando questo lavoro, che il top di questa band si possa godere al meglio dal vivo, dove sudore birra e teste che scuotono un pò ovunque concedano sfogo a chi suona e a chi ascolta, e..in fondo chi se ne frega se c'è una pennata in più o in meno!
VOTO: 65/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 07/06/11
GENERE: thrash metal
SITO WEB: www.myspace.com/hateworldtorino
RECENSORE: BR1
This is your new blog post. Click here and start typing, or drag in elements from the top bar.