HELLRIDE
Hellride I
Questo dei toscani Hellride non è di certo un lavoro dal songwriting complesso e dai passaggi strumentali complicati, ma la compattezza e la potenza del sound, un misto tra Black Label Society e i Nickelback più pompati, riescono ad impressionare sin dal primo ascolto. Intendiamoci, non siamo di fronte a un disco minimale, questi ragazzi suonano bene, ma ciò che resta dopo averli ascoltati è l’atmosfera aggressiva costruita dal suono delle chitarre e dalla linea vocale culminante al momento giusto in passaggi carichi di pathos, assieme agli stacchi musicalmente più “ignoranti” talmente poderosi da far muovere la testa anche a un sordo.
Volendo fare i pignoli alcuni dettagli vanno però sistemati: le canzoni in linea di massima si assomigliano una all’altra e la voce va migliorata, specie nei momenti più calmi dove non è supportata dal possente tappeto di chitarre (vedi “Talking to you”). Detto ciò, il responso è ampiamente positivo e sono sicuro che con l’impegno e un po’ più d’esperienza gli Hellride possano in futuro regalarci un prodotto che non abbia nulla da invidiare alle band d’oltreoceano. Anzi, migliore.
VOTO: 70/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 23/08/11
GENERE: thrash – heavy metal
SITO WEB: www.myspace.com/
RECENSORE: Pino F.
Hellride I
Questo dei toscani Hellride non è di certo un lavoro dal songwriting complesso e dai passaggi strumentali complicati, ma la compattezza e la potenza del sound, un misto tra Black Label Society e i Nickelback più pompati, riescono ad impressionare sin dal primo ascolto. Intendiamoci, non siamo di fronte a un disco minimale, questi ragazzi suonano bene, ma ciò che resta dopo averli ascoltati è l’atmosfera aggressiva costruita dal suono delle chitarre e dalla linea vocale culminante al momento giusto in passaggi carichi di pathos, assieme agli stacchi musicalmente più “ignoranti” talmente poderosi da far muovere la testa anche a un sordo.
Volendo fare i pignoli alcuni dettagli vanno però sistemati: le canzoni in linea di massima si assomigliano una all’altra e la voce va migliorata, specie nei momenti più calmi dove non è supportata dal possente tappeto di chitarre (vedi “Talking to you”). Detto ciò, il responso è ampiamente positivo e sono sicuro che con l’impegno e un po’ più d’esperienza gli Hellride possano in futuro regalarci un prodotto che non abbia nulla da invidiare alle band d’oltreoceano. Anzi, migliore.
VOTO: 70/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 23/08/11
GENERE: thrash – heavy metal
SITO WEB: www.myspace.com/
RECENSORE: Pino F.
This is your new blog post. Click here and start typing, or drag in elements from the top bar.