IATO
Marchio di fabbrica
Il marchio di fabbrica degli iato è sicuramente la rabbia e la voglia di critica e di denuncia verso quell'entità che a molti è incomprensibile, ad altri più o meno estranea, chiamata
"sistema".
Questo demo, composto di 6 tracce di particolare aggressività è a suo modo particolare.
Si canta in italiano, ma in uno scream-gore accentuatissimo, scelta questa a mio modo di vedere coraggiosa. Le sonorità ricordano quelle grasse e pesanti dei vecchi sepultura,
anche se curate in maniera un pò approssimativa.
I testi lasciano pochissimo spazio all'interpretazione, essendo parole scritte dal pugno chiuso della rabbia.
In effetti si ha, ascoltando "marchio di fabbrica" nella sua interezza, questo senso di oppressione e claustrofobia che a dirla tutta si può vedere come una ripercussione in musica
del quotidiano, di un malessere esteso e comune.
Il punto debole degli iato, almeno in questo loro lavoro, è appunto la ripetitività delle tematiche proposte. Ok abbiamo capito tutti che il mondo non vi piace, ma assodato questo, non rimane molto altro, nè a livello compositivo artistico, nè a livello
qualitativo.
La potenza di fuoco c'è, la rabbia pure...aspettiamo un sicuro miglioramento nel loro prossimo disco. Per ora siamo appena sopra la sufficienza.
VOTO: 60/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 12/02/12
GENERE: metal/ hardcore/ death
SITO WEB: http://www.facebook.com/pages/IATO/122256807883208?sk=wall RECENSORE: BR1
Marchio di fabbrica
Il marchio di fabbrica degli iato è sicuramente la rabbia e la voglia di critica e di denuncia verso quell'entità che a molti è incomprensibile, ad altri più o meno estranea, chiamata
"sistema".
Questo demo, composto di 6 tracce di particolare aggressività è a suo modo particolare.
Si canta in italiano, ma in uno scream-gore accentuatissimo, scelta questa a mio modo di vedere coraggiosa. Le sonorità ricordano quelle grasse e pesanti dei vecchi sepultura,
anche se curate in maniera un pò approssimativa.
I testi lasciano pochissimo spazio all'interpretazione, essendo parole scritte dal pugno chiuso della rabbia.
In effetti si ha, ascoltando "marchio di fabbrica" nella sua interezza, questo senso di oppressione e claustrofobia che a dirla tutta si può vedere come una ripercussione in musica
del quotidiano, di un malessere esteso e comune.
Il punto debole degli iato, almeno in questo loro lavoro, è appunto la ripetitività delle tematiche proposte. Ok abbiamo capito tutti che il mondo non vi piace, ma assodato questo, non rimane molto altro, nè a livello compositivo artistico, nè a livello
qualitativo.
La potenza di fuoco c'è, la rabbia pure...aspettiamo un sicuro miglioramento nel loro prossimo disco. Per ora siamo appena sopra la sufficienza.
VOTO: 60/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 12/02/12
GENERE: metal/ hardcore/ death
SITO WEB: http://www.facebook.com/pages/IATO/122256807883208?sk=wall RECENSORE: BR1