INFERNAL ANGELS
Midwinter blood
I marchigiani Infernal Angels hanno partorito un altro full lenght (il primo è stato Shining Evil Light, più qualche Demo-CD) di buona fattura, questa volta con tanto di grafica sanguinolenta e macabra, che rispecchia a pieno il loro stile musicale, la registrazione è limpida ed il missaggio buono. Il gruppo è ancorato agli stilemi del genere black, specialmente quello Svedese, quindi niente innovazioni o ricerche bislacche. Tutto viene incentrato su riff di chitarra freddi e striduli, che riescono a creare momenti epici senza l’ausilio di synth, penso che la particolarità di questo gruppo sia la voce del fondatore Xes che versa più sul gutturale ruvido, invece che sullo screaming alto. Fortunatamente sono stati scritti anche testi in Italiano, anche se purtroppo a volte non rimane facile sentire le parole senza averle scritte su un pezzo di carta. Una di questi casi è PROLOGUS ODIIS, che apre le danze macabre con un arpeggio epico per poi sfociare nella violenza, tempi veloci e pochi riffs ripetuti all’infinito (come accadrà anche per il resto delle canzoni).
MELODY OF PAIN è tra le mie preferite, lo stile è sempre quello, giocando molto sulle parti lente e verso i 2 minuti si passa al picco della loro vena epica, con un stacchetto arpeggiato stupendo di chitarra che viene seguito con le note del basso, invece il cantato verserà sul pulito con intonazione bassa. Il resto della canzone sarà un lamento continuo, seguito dall’incessante doppio pedale del Drumming. In questa canzone devo dire che la fa da padrone il Basso. La title track usa l’arma dell’epico come nella precedente. Ad aprire CORONATION OF DARK VICTORY sarà una piccola introduzione di batteria, il resto della canzone scorre cattiva come le altre. Stessa storia per CONQUERING THE THRONE OF SIN che non concede pause ed è abbastanza corta in confronto alle altre (si aggira sui 3 minuti e mezzo) e per A NEW ERA IS COMING che è annunciata da un intro di battaglia (non saprei se trattasi di un samples), anche qui mi piace come si sente la presenza del basso, il lavoro dietro le pelle è quasi sempre dritto. Si cambia leggermente registro con TUTTO QUELLO CHE RIMANE, forse
anche per il cantato in Italiano, questa volta più distinguibile (come lo sarà per quella seguente). La canzone è intrisa di atmosfera, grazie al lavoro delle 6 corde e credo anche per il testo. L’unica cosa che non mi piace troppo è utilizzo un po’ forzato del doppio pedale, in questa canzone c’è spazio anche per parti stoppate che richiamano il Thrash senimale. SANGUE è funerea, corrosiva e lenta all’inizio per i primi minuti, dopo di che riprende velocità ed il cantante diventa d’oltretomba (ed alquanto incomprensibile), finale a sorpresa lasciato al basso & voce. INESORABILE non aggiunge e toglie qualcosa rispetto a quello già detto, a parte un altro testo in Italiano. EPILOGUS HUMANITATIS è solamente un outro che ritengo futile, come tanti altri.
Personalmente credo che seppur non avendo inventato nulla di nuovo ed aggiungerei per scelta stilistica, band di questo tipo nel panorama Black
Metal possono farcela a restare in piedi, apprezzo anche il fattore di provare l’ utilizzo del nostro idioma nelle liriche chi rimane spesso scartato da altre bands, e difficile da utilizzare….
Tracklist:
01. Prologus Odii
02. Melody Of Pain
03. Midwinter Blood
04. Coronation Of Dark Victory
05. Conquering The Throne Of Sin
06. A New Era Is Coming
07. Tutto Quel Che Rimane
08. Sangue
9. Inesorabile
10. Epilogus Humanitatis
VOTO: 70/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 16/04/11
GENERE: black metal
SITO WEB: www.myspace.com/infernalangels
RECENSORE: chrisplakkaggiohc
Midwinter blood
I marchigiani Infernal Angels hanno partorito un altro full lenght (il primo è stato Shining Evil Light, più qualche Demo-CD) di buona fattura, questa volta con tanto di grafica sanguinolenta e macabra, che rispecchia a pieno il loro stile musicale, la registrazione è limpida ed il missaggio buono. Il gruppo è ancorato agli stilemi del genere black, specialmente quello Svedese, quindi niente innovazioni o ricerche bislacche. Tutto viene incentrato su riff di chitarra freddi e striduli, che riescono a creare momenti epici senza l’ausilio di synth, penso che la particolarità di questo gruppo sia la voce del fondatore Xes che versa più sul gutturale ruvido, invece che sullo screaming alto. Fortunatamente sono stati scritti anche testi in Italiano, anche se purtroppo a volte non rimane facile sentire le parole senza averle scritte su un pezzo di carta. Una di questi casi è PROLOGUS ODIIS, che apre le danze macabre con un arpeggio epico per poi sfociare nella violenza, tempi veloci e pochi riffs ripetuti all’infinito (come accadrà anche per il resto delle canzoni).
MELODY OF PAIN è tra le mie preferite, lo stile è sempre quello, giocando molto sulle parti lente e verso i 2 minuti si passa al picco della loro vena epica, con un stacchetto arpeggiato stupendo di chitarra che viene seguito con le note del basso, invece il cantato verserà sul pulito con intonazione bassa. Il resto della canzone sarà un lamento continuo, seguito dall’incessante doppio pedale del Drumming. In questa canzone devo dire che la fa da padrone il Basso. La title track usa l’arma dell’epico come nella precedente. Ad aprire CORONATION OF DARK VICTORY sarà una piccola introduzione di batteria, il resto della canzone scorre cattiva come le altre. Stessa storia per CONQUERING THE THRONE OF SIN che non concede pause ed è abbastanza corta in confronto alle altre (si aggira sui 3 minuti e mezzo) e per A NEW ERA IS COMING che è annunciata da un intro di battaglia (non saprei se trattasi di un samples), anche qui mi piace come si sente la presenza del basso, il lavoro dietro le pelle è quasi sempre dritto. Si cambia leggermente registro con TUTTO QUELLO CHE RIMANE, forse
anche per il cantato in Italiano, questa volta più distinguibile (come lo sarà per quella seguente). La canzone è intrisa di atmosfera, grazie al lavoro delle 6 corde e credo anche per il testo. L’unica cosa che non mi piace troppo è utilizzo un po’ forzato del doppio pedale, in questa canzone c’è spazio anche per parti stoppate che richiamano il Thrash senimale. SANGUE è funerea, corrosiva e lenta all’inizio per i primi minuti, dopo di che riprende velocità ed il cantante diventa d’oltretomba (ed alquanto incomprensibile), finale a sorpresa lasciato al basso & voce. INESORABILE non aggiunge e toglie qualcosa rispetto a quello già detto, a parte un altro testo in Italiano. EPILOGUS HUMANITATIS è solamente un outro che ritengo futile, come tanti altri.
Personalmente credo che seppur non avendo inventato nulla di nuovo ed aggiungerei per scelta stilistica, band di questo tipo nel panorama Black
Metal possono farcela a restare in piedi, apprezzo anche il fattore di provare l’ utilizzo del nostro idioma nelle liriche chi rimane spesso scartato da altre bands, e difficile da utilizzare….
Tracklist:
01. Prologus Odii
02. Melody Of Pain
03. Midwinter Blood
04. Coronation Of Dark Victory
05. Conquering The Throne Of Sin
06. A New Era Is Coming
07. Tutto Quel Che Rimane
08. Sangue
9. Inesorabile
10. Epilogus Humanitatis
VOTO: 70/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 16/04/11
GENERE: black metal
SITO WEB: www.myspace.com/infernalangels
RECENSORE: chrisplakkaggiohc
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