S.E.T.
Strong Electric Turbolence. Questo è il nome per esteso di questa giovane band livornese, qui all'esordio con un demo composto da quattro tracce. L'arrivo in line-up del bassista Lorenzo Mattera ha stravolto l'originale sound della band, precedentemente votato all' hard-rock, indirizzandolo verso un metal-thrash capace di accomunare NWOBHM e Megadeth. L'attacco di "Purgatory" sprigiona la piacevole essenza del miglior thrash anni ottanta grazie a ritmiche coinvolgenti e chitarre graffianti che fanno da contorno ad un cantato palesemente ispirato al buon Mustaine dei primi album. "Purple Blues" si apre effettivamente con un classico giro di blues per poi trasformarsi in un cadenzato pezzo alla Judas Priest. Il suono non è dei migliori ma nessun strumento viene messo in secondo piano, basso compreso, principale protagonista della seguente "S.E.T.H.", mid-tempo old-school, una sorta di 'Seek & Destroy' cantata da Dave Mustaine. Chiude la quadrata e rocciosa "The Prisonier", forse il pezzo meno interessante tra quelli ascoltati finora. Il primo demo dei S.E.T. é in definita un cd dal facile ascolto e dall'impatto immediato anche se probabilmente non aggiungerà nulla di nuovo a quanto fatto nelle ultime tre decadi in fatto di thrash metal. Lavoro onesto e di buone speranze per una band che, strumenti alla mano, se la sa cavare egregiamente.
VOTO: 66/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 5/10/11
GENERE: thrash metal
SITO WEB: http://www.reverbnation.com/strongelectricturbolence
RECENSORE: Andrea Costa
Strong Electric Turbolence. Questo è il nome per esteso di questa giovane band livornese, qui all'esordio con un demo composto da quattro tracce. L'arrivo in line-up del bassista Lorenzo Mattera ha stravolto l'originale sound della band, precedentemente votato all' hard-rock, indirizzandolo verso un metal-thrash capace di accomunare NWOBHM e Megadeth. L'attacco di "Purgatory" sprigiona la piacevole essenza del miglior thrash anni ottanta grazie a ritmiche coinvolgenti e chitarre graffianti che fanno da contorno ad un cantato palesemente ispirato al buon Mustaine dei primi album. "Purple Blues" si apre effettivamente con un classico giro di blues per poi trasformarsi in un cadenzato pezzo alla Judas Priest. Il suono non è dei migliori ma nessun strumento viene messo in secondo piano, basso compreso, principale protagonista della seguente "S.E.T.H.", mid-tempo old-school, una sorta di 'Seek & Destroy' cantata da Dave Mustaine. Chiude la quadrata e rocciosa "The Prisonier", forse il pezzo meno interessante tra quelli ascoltati finora. Il primo demo dei S.E.T. é in definita un cd dal facile ascolto e dall'impatto immediato anche se probabilmente non aggiungerà nulla di nuovo a quanto fatto nelle ultime tre decadi in fatto di thrash metal. Lavoro onesto e di buone speranze per una band che, strumenti alla mano, se la sa cavare egregiamente.
VOTO: 66/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 5/10/11
GENERE: thrash metal
SITO WEB: http://www.reverbnation.com/strongelectricturbolence
RECENSORE: Andrea Costa