SINGS PREYER
Un miscuglio di elementi più e meno buoni diluito in nove canzoni: ecco la sintesi
di questo disco.
Per dire la verità l'arte dei miscugli è a mio avviso un'arte letteraria e riservata
ai pochi che sono in grado di farla. Non è ahimè questo il caso nonostante il tentativo
coraggioso.
L'unica cosa comune a tutti e nove i pezzi è questa sottoveste dark metal, a dire il vero
nemmeno così tanto raffinata.
Ma si potrebbe dire che una bella donna non è bella per come si veste, ma per come è.
Sarebbe pura verità. Ma non in questo caso.
Come spiegarlo? Ci si può provare analizzando le singole parti di queste canzoni.
Prese singolarmente sia la voce, la parte ritmica, quella strumentale,
la struttura dei brani, gli arrangiamenti non sono neanche poi male. Anzi.
E' il modo in cui sono mescolati che provoca un certo fastidioso fumo,
che crea confusione, e che soprattutto non nasconde nulla.
Altre due cose che contribuiscono ad alimentare questo fumo sono i suoni, a mio avviso
più adatti a un genere più pesante di questo.
Eppure si capisce che sotto sotto qualche cosa di buono c'è. Il problema è
identificare cosa, ma si percepisce l'impegno e l'idea per quanto confusamente
possa essere stata comunicata.
Speriamo che i prossimi lavori riescano a mettere in luce quello che
questo ragazzi vogliono e possono tirare fuori. Per ora sufficienza risicata.
VOTO: 60/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 06/04/12
GENERE: metal
SITO WEB: http://www.myspace.com/signspreyer
RECENSORE: BR1
Un miscuglio di elementi più e meno buoni diluito in nove canzoni: ecco la sintesi
di questo disco.
Per dire la verità l'arte dei miscugli è a mio avviso un'arte letteraria e riservata
ai pochi che sono in grado di farla. Non è ahimè questo il caso nonostante il tentativo
coraggioso.
L'unica cosa comune a tutti e nove i pezzi è questa sottoveste dark metal, a dire il vero
nemmeno così tanto raffinata.
Ma si potrebbe dire che una bella donna non è bella per come si veste, ma per come è.
Sarebbe pura verità. Ma non in questo caso.
Come spiegarlo? Ci si può provare analizzando le singole parti di queste canzoni.
Prese singolarmente sia la voce, la parte ritmica, quella strumentale,
la struttura dei brani, gli arrangiamenti non sono neanche poi male. Anzi.
E' il modo in cui sono mescolati che provoca un certo fastidioso fumo,
che crea confusione, e che soprattutto non nasconde nulla.
Altre due cose che contribuiscono ad alimentare questo fumo sono i suoni, a mio avviso
più adatti a un genere più pesante di questo.
Eppure si capisce che sotto sotto qualche cosa di buono c'è. Il problema è
identificare cosa, ma si percepisce l'impegno e l'idea per quanto confusamente
possa essere stata comunicata.
Speriamo che i prossimi lavori riescano a mettere in luce quello che
questo ragazzi vogliono e possono tirare fuori. Per ora sufficienza risicata.
VOTO: 60/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 06/04/12
GENERE: metal
SITO WEB: http://www.myspace.com/signspreyer
RECENSORE: BR1