THE OBSCENE
The torment of sinners
Gli Inglesi The Obscene si presentano bene già con la copertina del CD raffigurante una delle tante forme di Lucifero, in più provano a sfondarci i timpani con un "Metallo di Morte" Old Style che con le prime
canzoni (trascurando l'inutile Intro) bulldozer ossia EMBRACE OBLIVION, GRIM DISCOVERY e SKIPRATE JANE mi hanno fatto ricordare vagamente i vecchi lavori dei Deicide specialmente per lo stile di cantare, però arricchite da un mood più thrashettone, fortunatamente le tracce citate non annoiano troppo per via della loro non prolungata durata (circa 2 minuti l'una). la seconda in questione sfoggia anche parti più lentone con doppia cassa a manetta. THE FINAL SILENCE inizia a palla ed ha un suono di chitarra che sembra una motosega ed un finale che funge da outro alquanto strambo visto la band, non saprei dirvi di cosa si tratta, comunque dei suoni strani penso fatti dal synth. Questa qui era l'ultima canzone che racchiude L'ep THE TOROMENT OF SINNERS del 2011, in più sono state inserite altre 5 bonus tracks prese da un altro Ep del 2008 chiamato DESTROYNG THE HEAVENS, il genere suonato è lo stesso di prima, però ancora più Old Death Metal a tinte nere con registrazione più grezza ed un pesante tocco di tristezza e melodia che ricordano più i vecchi gruppi svedesi, come nella canzoni di apertura P.S.A.S. che verso fine canzone ci stupirà con un parte di chitarra arpeggiata molto easy listening, stessa cosa per l'apertura della seguente title track nuovamente lasciata alla chitarra arpeggiata che ritroveremo anche nella strofa, questa canzone è anche più orecchiabile delle altre, riesce a dare una sensazione di sospeso e melanconia. THE MAN, THE MARTYRS ci riporta i canoni martellanti e marci del vecchio Death, sparato tutto d'un fiato. CIRCLE OF DESPAIR mette in risalto le loro influenze Thrash Death. L'ultima AND THE RIVERS RAN BLACK segue gli stilemi delle precedenti con un leggera toccata verso il Black. Ho trovato Il lavoro di questi amanti delle musica violenta sufficientemente abbordabile, visto anche l'aggiunta di un altro Ep un pochino differente dal primo, sicuramente niente di innovativo o essenziale, però della sana ignoranza musicale non guasta mai...
Track-list:
01.The Storm To Come
02. Embrace Oblivion
03. Grim Discovery
04. Beyond The Hold Of God
05. Skiprat Jane
06. The Final Silence
07. P.S.A.S.
08. Destroying The Heavens
09. The Man, The Martyrs
10. Circle Of Despair
11. And The Rivers Ran Black
VOTO: 60/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 09/05/11
GENERE: death metal
SITO WEB: www.myspace.com/theobsceneuk
RECENSORE: chrisplakkaggiohc
The torment of sinners
Gli Inglesi The Obscene si presentano bene già con la copertina del CD raffigurante una delle tante forme di Lucifero, in più provano a sfondarci i timpani con un "Metallo di Morte" Old Style che con le prime
canzoni (trascurando l'inutile Intro) bulldozer ossia EMBRACE OBLIVION, GRIM DISCOVERY e SKIPRATE JANE mi hanno fatto ricordare vagamente i vecchi lavori dei Deicide specialmente per lo stile di cantare, però arricchite da un mood più thrashettone, fortunatamente le tracce citate non annoiano troppo per via della loro non prolungata durata (circa 2 minuti l'una). la seconda in questione sfoggia anche parti più lentone con doppia cassa a manetta. THE FINAL SILENCE inizia a palla ed ha un suono di chitarra che sembra una motosega ed un finale che funge da outro alquanto strambo visto la band, non saprei dirvi di cosa si tratta, comunque dei suoni strani penso fatti dal synth. Questa qui era l'ultima canzone che racchiude L'ep THE TOROMENT OF SINNERS del 2011, in più sono state inserite altre 5 bonus tracks prese da un altro Ep del 2008 chiamato DESTROYNG THE HEAVENS, il genere suonato è lo stesso di prima, però ancora più Old Death Metal a tinte nere con registrazione più grezza ed un pesante tocco di tristezza e melodia che ricordano più i vecchi gruppi svedesi, come nella canzoni di apertura P.S.A.S. che verso fine canzone ci stupirà con un parte di chitarra arpeggiata molto easy listening, stessa cosa per l'apertura della seguente title track nuovamente lasciata alla chitarra arpeggiata che ritroveremo anche nella strofa, questa canzone è anche più orecchiabile delle altre, riesce a dare una sensazione di sospeso e melanconia. THE MAN, THE MARTYRS ci riporta i canoni martellanti e marci del vecchio Death, sparato tutto d'un fiato. CIRCLE OF DESPAIR mette in risalto le loro influenze Thrash Death. L'ultima AND THE RIVERS RAN BLACK segue gli stilemi delle precedenti con un leggera toccata verso il Black. Ho trovato Il lavoro di questi amanti delle musica violenta sufficientemente abbordabile, visto anche l'aggiunta di un altro Ep un pochino differente dal primo, sicuramente niente di innovativo o essenziale, però della sana ignoranza musicale non guasta mai...
Track-list:
01.The Storm To Come
02. Embrace Oblivion
03. Grim Discovery
04. Beyond The Hold Of God
05. Skiprat Jane
06. The Final Silence
07. P.S.A.S.
08. Destroying The Heavens
09. The Man, The Martyrs
10. Circle Of Despair
11. And The Rivers Ran Black
VOTO: 60/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 09/05/11
GENERE: death metal
SITO WEB: www.myspace.com/theobsceneuk
RECENSORE: chrisplakkaggiohc
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