WINTERAGE
Fondati nel 2008 i Winterage esordiscono con questo omonimo lavoro autoprodotto e composto da sei tracce originali. Registrato e curato dal mastermind Tommy Talamanca presso i suoi ormai consolidati Nadir Studios questo cd appare fin da subito originale, a partire dalla scelta di dare voce ai soli strumenti (chitarra e tastiera su tutti). Musicalmente inquadrabile sotto la casella 'power' l'opera dei Winterage si compone di momenti orchestrali e sinfonici che, seppur lontanamente, sembrano ispirarsi ai nostrani Rhapsody Of Fire ed ai finnici Stratovarius. Episodi elaborati come "Wrath of Revenge", "Ancient Force" e "Kingdom of Twilight" emergono solo dopo numerosi ascolti al termine dei quali si sarà riusciti ad abituare l'orecchio alla mancanza di una voce narrante ed alla costante presenza di un violino che dal canto suo apporterà al songwriting dei Winterage un tocco folk e nordico tipico di Finntroll e Korpiklaani. La creatura di Dario e Gabriele (tastiera e flauto appunto) funziona bene e si candida come ideale colonna sonora di un lungometraggio storico, magari incentrato sul mondo vikingo. Un lavoro di questo genere richiede una preparazione tecnica adeguata e di buon livello che puntualmente si concretizza ad ogni passaggio delle varie "Power in My Veins" e "The King of Fairies" anche se per molti estimatori del symphonic-power non sarà affatto facile metabolizzare per intero un disco incentrato su tali sonorità senza l'ausilio di una bella voce pronta a lanciarsi in memorabili refrains. Meritevole di un chance anche da parte degli ascoltatori più scettici e conservatori.
VOTO: 68/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 03/10/11
GENERE: classica/metal/progressive
SITO WEB: www.myspace.com/WinterageMetal
RECENSORE: Andrea Costa
Fondati nel 2008 i Winterage esordiscono con questo omonimo lavoro autoprodotto e composto da sei tracce originali. Registrato e curato dal mastermind Tommy Talamanca presso i suoi ormai consolidati Nadir Studios questo cd appare fin da subito originale, a partire dalla scelta di dare voce ai soli strumenti (chitarra e tastiera su tutti). Musicalmente inquadrabile sotto la casella 'power' l'opera dei Winterage si compone di momenti orchestrali e sinfonici che, seppur lontanamente, sembrano ispirarsi ai nostrani Rhapsody Of Fire ed ai finnici Stratovarius. Episodi elaborati come "Wrath of Revenge", "Ancient Force" e "Kingdom of Twilight" emergono solo dopo numerosi ascolti al termine dei quali si sarà riusciti ad abituare l'orecchio alla mancanza di una voce narrante ed alla costante presenza di un violino che dal canto suo apporterà al songwriting dei Winterage un tocco folk e nordico tipico di Finntroll e Korpiklaani. La creatura di Dario e Gabriele (tastiera e flauto appunto) funziona bene e si candida come ideale colonna sonora di un lungometraggio storico, magari incentrato sul mondo vikingo. Un lavoro di questo genere richiede una preparazione tecnica adeguata e di buon livello che puntualmente si concretizza ad ogni passaggio delle varie "Power in My Veins" e "The King of Fairies" anche se per molti estimatori del symphonic-power non sarà affatto facile metabolizzare per intero un disco incentrato su tali sonorità senza l'ausilio di una bella voce pronta a lanciarsi in memorabili refrains. Meritevole di un chance anche da parte degli ascoltatori più scettici e conservatori.
VOTO: 68/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 03/10/11
GENERE: classica/metal/progressive
SITO WEB: www.myspace.com/WinterageMetal
RECENSORE: Andrea Costa