con una formazione d’eccezione composta da sei elementi: tra cui Manuel Agnelli e Rodrigo D’Erasmo degli Afterhours e il polistrumentista Enrico Gabrielli .
INGRESSO CON TESSERA ARCI E CONTRIBUTO 10 EURO
VIA BENACO 1 MILANO
Il progetto si chiama Caminanti ed è un live formatosi intorno alle canzoni dell'ultimo, omonimo, album di Cesare Basile.
Sei personalità artistiche d'eccezione riunite sul palco per raccontare una lunga canzone libertaria rincorrendo affinità e differenze.
L'uso della lingua siciliana e l'impatto emozionale dell'improvvisazione rendono il concerto un fiume di lava che trascina a valle radici blues, folk e rock , per strade apolidi e internazionali.
Un collettivo di individui che lasciano continuamente posto all'altro. Una band occasionale che fa di ogni occasione un evento unico. Compagni di viaggi e di incroci per un autore che nelle storie degli ultimi, dei conflitti necessari, dei ribelli ritrova i nervi della preghiera e della barricata.
Cesare Basile, è, tra l’altro, il protagonista della notizia che da dieci giorni è cliccatissima in rete nei portali di settore: il suo rifiuto del Premio Tenco 2014 (che avrebbe dovuto ritirare a Bari l’8 diecmbre). E’ il primo caso nella storia del noto Premio; le motivazioni sono legate ad una polemica intercorsa tra la SIAE –partner del Tenco-(rappresentata dalle parole di Gino Paoli) e i teatri occupati italiani (il Valle in particolare): Gino Paoli, richiamandosi a presunte logiche di ripristino della legalità , si scaglia contro gli occupanti della cultura. Il Tenco, decide cosi di annullare un concerto al Teatro Valle, in cui anche Basile avrebbe dovuto esibirsi. Riportiamo alcune righe della bella lettera di Basile divulgata in rete, in risposta a questa posizione di chiusura: «Viviamo da troppo tempo e con sconcertante naturalezza l’era delle tre scimmie; la viviamo adeguandoci alla goffaggine che genera complicità, paghi del piatto di minestra che la carità del Potere ritiene di assegnarci ai piedi della sua tavola. Non vedo, non sento, non parlo. Al massimo faccio un salto di fianco e lascio che la cosa passi. Strana pratica per un mestiere che è fatto esclusivamente di vedere, sentire e parlare. Strana pratica per chi ha scelto il racconto come segno della propria esistenza».
Alla protesta e rifiuto di Basile si sono uniti gli Afterhours che hanno rifiutato di partecipare come ospiti alla manifestazione dell’8 dicembre; queste alcune parole dal loro comunicato «…(la SIAE)..deve decidere se vuole essere parte di un cambiamento necessario e improrogabile che dia a tutto il settore musicale e culturale una nuova spinta, o se vuole essere una delle cause che lo stanno soffocando. Identificare nel fenomeno dei teatri occupati un problema, invece che una risorsa, è nel migliore dei casi un sintomo di incapacità totale di comprendere la forza rinnovatrice e la volontà di cambiamento espresse da queste nuove energie».
Rifiuta il Premio per coerenza Basile, in quanto rappresentante del Coppola, teatro occupato nella sua Catania; e la coerenza è stata da sempre la parola distintiva del suo operare artistico: un autore riconosciuto dalla critica come uno dei grandi maestri , ma che ha sempre prodotto musica in quello che definiamo underground italiano, dove la qualità, quanto più è alta, quanto più resta lontana dai riflettori.
Più di vent’anni di onorata carriera e otto album all’attivo, bellissimi ( tra cui si ricordano: Gran Calavera Elettrica, Storie di Caino, Sette Pietre per Tenere il Diavolo a Bada) e collaborazioni importanti che hanno sempre accompagnato la sua carriera: da Manuel Agnelli, a John Parish, Nada, Hugo Race (Nick Cave and the Bad Seeds).
Il tour con questa formazione è il terzo dall’uscita dell’ album e sta attraversando l’Italia, passerà da Arci Ohibò l’11 dicembre, una data imperdibile, una buona occasione, una delle poche , per ascoltare ancora buona musica.