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https://www.youtube.com/watch?v=e5EWjMkkfc4
CREDITI
Lato A Marco Mati Scritto e Interpretato da Marco Mati. Arrangiato da Marco Mati. Registrato e missato presso i Monkey Studios di Roma da L.Leoni, tecnico di sala F.Lo Cascio, assistente F.Rea. Batterie: A.Accardi. Bassi: L.Piccinetti. C.Anderson su Precious. Chitarre: A.Nosenzo, M.Mati. Voce:M.Mati. Cori: I.Viola, B:Corazza, M.Mati, A.Cortini. Fiati: registrati presso Jambona Lab di A.Castiello: T.Cattaneo, B.Scardino, F.Ceccarini. Il Brano Precious è stato prodotto da C.Anderson e Lucio Leoni per Lapidarie Incisioni. Si ringrazia: Charley Anderson per il featuring nel brano Precious.
Lato B Stefano Morelli Scritto e Interpretato da Stefano morelli. Arrangiato da Stefano Morelli. Registrato e missato presso i Monkey Studios di Roma da L.Leoni, tecnico di sala F.Lo Cascio, assistente F.Rea. Batterie: C.De Fabritiis. Contrabassi: S.Napoli. Chitarre: D.Borsato.Voce: S.Morelli
Si ringrazia: Claudio "Gnut" Domestico e Dario Sansone per il featuring nel brano: Cielo senza nuvole. Prodotto da Lapidarie Incisioni.
Data di uscita: 20/05/2014
Tracce: 12 (Lato A 6, Lato B 6)
Etichetta: Lapidarie Incisioni
Ufficio stampa: LFD Press
www.lapidarieincisioni.bigcartel.com
BIOGRAFIA
Marco Mati al secolo Marco Ianniello ha 29 anni e viene da Milano, ma le sue origini affondano le radici nelle terre etrusche e mediterranee e Marco porta con se il sole. Innamorato della vita e della musica fin da piccolo arriva oggi al suo disco d'esordio nello SPLIT prodotto da Lapidarie Incisioni al fianco di Stefano Morelli. Nel baule che lo accompagna nel suo viaggio musicale trovano spazio il soul il blues il funky il rythm&blues e il reggae; radici nere e voce potente si mescolano alle atmosfere seppia delle vecchie foto di tempi passati lasciati a riposare sulle rive di un fiume sdraiati sotto un salice piangente col cappello di paglia in testa. Marco è un mondo di specchi magici e di paradossi: il volto pulito di un ragazzo milanese e l'anima rude come la voce, nera come la pece, esattamente come i timbri e i graffi che lascia macerare nelle orecchie di chi lo ascolta quando aspettandosi di sentire cantare un qualsiasi ragazzino pop del mainstream improvvisamente si viene travolti dal black soul primordiale e viscerale, quello che spezza le catene e dichiara con rabbia la propria libertà. Stefano Morelli è di Napoli. E' di Barcellona. E' di Berlino. E' di Roma. Stefano morelli è zingaro, vagabondo, viandante, orecchie aperte e sguardo lanciato oltre il confine. Oggi ha 32 anni e da 12 viaggia e incontra, soprattutto ascolta. E' il mondo e le sue storie, e la sua voce morbida e calda ti fa venire voglia di appoggiartici sopra e ascoltarle quelle storie. Ha problemi con le luci dei bagni non trovandole mai, ha problemi con la sedentarietà non trovandola mai, gira di città in città non trovandosi mai. Cambia case, muta umore, impara lingue e linguaggi osservando l'alternarsi di soli e lune. L'unica presenza fissa nella sua vita è la parola. Girando con una valigia la trasporta migrando, scopre così le musiche che meglio la sanno vestire. Canzoni, semplici canzoni custodite, per molto tempo quasi segrete e confidate che oggi finalmente restituisce al mondo, che gliele ha donate.