ALESSANDRO BEVIVINO
I corti di verbo nero
Riecco Alessandro con un altro disco acustico.
Con atmosfere molto più marcatamente blues\country "i corti di verbo nero" sembra un concept album di una non meglio precisata saga del lontano west.
E' sicuramente il miglior lavoro del poliedrico ed instancabile Alessandro.
Quello dove la sua voce finalmente pulita, produce stornelli a tratti melodrammatici e in altri ironicissimi (nella simpatica track koko b ware).
Forse non sarà il punto da dove è partito (il metal) ma ora sappiamo che è arrivato in una sua dimensione, assolutamente più consona.
La cosa ancora migliore delle 7 tracce che formano questo disco è che il tutto mantiene ancora una buona personalità, e non si banalizza mai.
Anche in questo caso l'ascoltatore non si aspetti certamente una
colonna sonora di Morricone, ma è un tentativo molto ben riuscito
e perchè no? potrebbe un giorno essere davvero presa in considerazione da qualche regista emergente e sognatore. Proprio come Alessandro, che ha fatto di tutto
pur di meritarsi i complimenti che alla fine gli arrivano, almeno da parte mia.
Molto bene gringo!!!
VOTO: 80/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 6/01/12
GENERE: acustico/blues/country
SITO WEB: http://www.facebook.com/profile.php?id=100001701534207
RECENSORE: BR1
I corti di verbo nero
Riecco Alessandro con un altro disco acustico.
Con atmosfere molto più marcatamente blues\country "i corti di verbo nero" sembra un concept album di una non meglio precisata saga del lontano west.
E' sicuramente il miglior lavoro del poliedrico ed instancabile Alessandro.
Quello dove la sua voce finalmente pulita, produce stornelli a tratti melodrammatici e in altri ironicissimi (nella simpatica track koko b ware).
Forse non sarà il punto da dove è partito (il metal) ma ora sappiamo che è arrivato in una sua dimensione, assolutamente più consona.
La cosa ancora migliore delle 7 tracce che formano questo disco è che il tutto mantiene ancora una buona personalità, e non si banalizza mai.
Anche in questo caso l'ascoltatore non si aspetti certamente una
colonna sonora di Morricone, ma è un tentativo molto ben riuscito
e perchè no? potrebbe un giorno essere davvero presa in considerazione da qualche regista emergente e sognatore. Proprio come Alessandro, che ha fatto di tutto
pur di meritarsi i complimenti che alla fine gli arrivano, almeno da parte mia.
Molto bene gringo!!!
VOTO: 80/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 6/01/12
GENERE: acustico/blues/country
SITO WEB: http://www.facebook.com/profile.php?id=100001701534207
RECENSORE: BR1