DESIGN
4 little hanged toys
Tracklist: Habit / Painter / Protect You / Duel.
I Design, band anconetana, registrano l’EP 4 Little Hanged Toys nel 2009 e trovano però i loro produttori nel Regno Unito presso la Copro Records – Casket Music. Le credenziali sono più che buone insomma e ascoltando il lavoro del quartetto si trovano molte conferme: il lavoro in studio è notevole, ogni suono è calibrato al meglio e nessun elemento risulta sacrificato; il muro sonoro, inoltre, risulta corposo all’ascolto e di grande impatto. Il sound è figlio di quel calderone di influenze che da tempo è stato etichettato come alternative rock, leggendo alcune notizie del gruppo su internet si scopre ad esempio che il chitarrista Dave proviene da un’esperienza in due cover band, una dei Nirvana e l’altra dei Foo Fighters. In effetti il sound ruvido delle chitarre e la linearità dei pezzi sembrano offrire conferma di queste radici ma c’è di più. Le tinte oscure e a tratti decadenti delle quattro tracce di 4 Little Hanged Toys rimandano a certe atmosfere new wave/post punk in cui si inserisce anche un accorto utilizzo di synth e di basi elettroniche che proiettano quindi il sound su terreni più contemporanei. Anche le linee vocali, divise tra l’emissione pulita e passaggi scream, rimandano a un trend oramai consolidato in campo rock/metal. Ascoltando il lavoro si colgono importanti elementi di personalità, purtroppo però a mio avviso questi si sono forse troppo rapidamente cristallizzati in una formula. Non che non ci siano differenze evidenti tra un pezzo e l’altro semplicemente però si ha la sensazione che, trovata una buona amalgama sonora, il gruppo si sia un po’ accontentato e l’abbia riproposta in maniera un po’ ridondante. L’interpretazione canora inoltre non si muove di un passo durante tutto l’EP assestandosi in pratica nella medesima tonalità e nei medesimi passaggi che sono sì eseguiti bene ma mancano ancora, a mio modo di vedere, di sostanza. Già a un rapido raffronto Habit e Painter, due brani con atmosfere invero molto differenti, si rassomigliano davvero troppo nello sviluppo. Così la sensazione che se ne ha è non solo del “già sentito” per via delle varie e forti influenze soprariportate, ma anche di una certa noia come a dire: «Ok, bene, ma i pezzi saranno tutti così?» Le due successive tracce invero non si spostano di molto dal tracciato, solo Protect You può rappresentare una parziale eccezione però non del tutto riuscita secondo me per via della sua eccessiva durata che, con un simile sound melodico e decadente, ne compromette le qualità. I Design, per chiosare, presentano dunque in nuce buoni spunti e una certa dose di personalità che però deve tentare di emergere con più decisione. Il fatto di essere stati notati da un’etichetta straniera è un segnale in questo senso, è un primo passo importante, ma c’è bisogno che seguano ulteriori sviluppi. Nel mentre consiglio ai cultori del genere di dare un ascolto a questo lavoro che, se può concorrere a portare al di là della Manica una fetta della scena italiana, non è certamente da ignorare.
VOTO: 70/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 29/07/11
GENERE: rock
SITO WEB: www.myspace.com/ddesignrockband
RECENSORE: doc. NEMO
4 little hanged toys
Tracklist: Habit / Painter / Protect You / Duel.
I Design, band anconetana, registrano l’EP 4 Little Hanged Toys nel 2009 e trovano però i loro produttori nel Regno Unito presso la Copro Records – Casket Music. Le credenziali sono più che buone insomma e ascoltando il lavoro del quartetto si trovano molte conferme: il lavoro in studio è notevole, ogni suono è calibrato al meglio e nessun elemento risulta sacrificato; il muro sonoro, inoltre, risulta corposo all’ascolto e di grande impatto. Il sound è figlio di quel calderone di influenze che da tempo è stato etichettato come alternative rock, leggendo alcune notizie del gruppo su internet si scopre ad esempio che il chitarrista Dave proviene da un’esperienza in due cover band, una dei Nirvana e l’altra dei Foo Fighters. In effetti il sound ruvido delle chitarre e la linearità dei pezzi sembrano offrire conferma di queste radici ma c’è di più. Le tinte oscure e a tratti decadenti delle quattro tracce di 4 Little Hanged Toys rimandano a certe atmosfere new wave/post punk in cui si inserisce anche un accorto utilizzo di synth e di basi elettroniche che proiettano quindi il sound su terreni più contemporanei. Anche le linee vocali, divise tra l’emissione pulita e passaggi scream, rimandano a un trend oramai consolidato in campo rock/metal. Ascoltando il lavoro si colgono importanti elementi di personalità, purtroppo però a mio avviso questi si sono forse troppo rapidamente cristallizzati in una formula. Non che non ci siano differenze evidenti tra un pezzo e l’altro semplicemente però si ha la sensazione che, trovata una buona amalgama sonora, il gruppo si sia un po’ accontentato e l’abbia riproposta in maniera un po’ ridondante. L’interpretazione canora inoltre non si muove di un passo durante tutto l’EP assestandosi in pratica nella medesima tonalità e nei medesimi passaggi che sono sì eseguiti bene ma mancano ancora, a mio modo di vedere, di sostanza. Già a un rapido raffronto Habit e Painter, due brani con atmosfere invero molto differenti, si rassomigliano davvero troppo nello sviluppo. Così la sensazione che se ne ha è non solo del “già sentito” per via delle varie e forti influenze soprariportate, ma anche di una certa noia come a dire: «Ok, bene, ma i pezzi saranno tutti così?» Le due successive tracce invero non si spostano di molto dal tracciato, solo Protect You può rappresentare una parziale eccezione però non del tutto riuscita secondo me per via della sua eccessiva durata che, con un simile sound melodico e decadente, ne compromette le qualità. I Design, per chiosare, presentano dunque in nuce buoni spunti e una certa dose di personalità che però deve tentare di emergere con più decisione. Il fatto di essere stati notati da un’etichetta straniera è un segnale in questo senso, è un primo passo importante, ma c’è bisogno che seguano ulteriori sviluppi. Nel mentre consiglio ai cultori del genere di dare un ascolto a questo lavoro che, se può concorrere a portare al di là della Manica una fetta della scena italiana, non è certamente da ignorare.
VOTO: 70/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 29/07/11
GENERE: rock
SITO WEB: www.myspace.com/ddesignrockband
RECENSORE: doc. NEMO
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