GREETINGS FROM TERRONIA
Dietro ad un moniker quantomeno esilarante ed autoironico si cela una band proveniente da Reggio Calabria qui al suo esordio assoluto. "Algorithms For A No Sense Violence" é il primo album dei Greetings From Terronia autori di un rock molto radiofonico, ricco di sfumature e soprattutto molto introspettivo. Battezzato da un motivetto elettronico molto simile a quelli utilizzati in molti giochi da sala negli anni ottanta questo disco sdogana una formazione in realtà molto preparata sia dal punto di vista compositivo che esecutivo. "New Wave" rapisce da subito grazie ad un groove trascinante, melodie ombrose ed un testo in italiano ricco di buoni propositi. "Prometheus" sfoggia liriche in lingua anglosassone e ritmiche soft che esplodono in un refrain da brividi. La cura del particolare é una peculiarità alla quale questi ragazzi calabresi non riescono proprio e rinunciare e lo dimostrano attraverso una serie di fini arrangiamenti che mettono in risalto l'alchimia instaurata tra la sezione ritmica e le due chitarre. "Otherside" si mette improvvisamente a correre mescolando una serie di influenze che vanno dai Foo Fighters, agli U2 fino ai Radiohead. Il termine 'alternative' non è per nulla azzardato anche se i Greetings From Terronia sembrano volersi spingere oltre traccia dopo traccia. "Din ! Don! Bang !" potrebbe addirittura essere definita la versione rock del Battiato più ispirato. "Jack's Guide" é la prova tangibile che all'occorrenza i GFT sanno anche pestare duro improvvisandosi una rispettabilissima metal band. Assolutamente geniale l'idea di ritoccare appena il riff della precedente "New Wave" per dar vita al suo alter-ego "Old Wave" il cui testo é indice di una intelligenza e di una sensibilità popolare fuori dal comune. Chiude questo sorprendente disco la title-track, dominata da un basso che non ha smesso una sola volta di far sentire il proprio respiro. Esordio di spessore per i Greetings From Terronia, onesta e modesta compagine venuta dal sud con un sacco pieno di sogni che potrebbero presto trasformarsi in realtà.
VOTO: 72/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 7/10/11
GENERE: rock
SITO WEB: www.myspace.com/greetingsfromterronia
RECENSORE: Andrea Costa
Dietro ad un moniker quantomeno esilarante ed autoironico si cela una band proveniente da Reggio Calabria qui al suo esordio assoluto. "Algorithms For A No Sense Violence" é il primo album dei Greetings From Terronia autori di un rock molto radiofonico, ricco di sfumature e soprattutto molto introspettivo. Battezzato da un motivetto elettronico molto simile a quelli utilizzati in molti giochi da sala negli anni ottanta questo disco sdogana una formazione in realtà molto preparata sia dal punto di vista compositivo che esecutivo. "New Wave" rapisce da subito grazie ad un groove trascinante, melodie ombrose ed un testo in italiano ricco di buoni propositi. "Prometheus" sfoggia liriche in lingua anglosassone e ritmiche soft che esplodono in un refrain da brividi. La cura del particolare é una peculiarità alla quale questi ragazzi calabresi non riescono proprio e rinunciare e lo dimostrano attraverso una serie di fini arrangiamenti che mettono in risalto l'alchimia instaurata tra la sezione ritmica e le due chitarre. "Otherside" si mette improvvisamente a correre mescolando una serie di influenze che vanno dai Foo Fighters, agli U2 fino ai Radiohead. Il termine 'alternative' non è per nulla azzardato anche se i Greetings From Terronia sembrano volersi spingere oltre traccia dopo traccia. "Din ! Don! Bang !" potrebbe addirittura essere definita la versione rock del Battiato più ispirato. "Jack's Guide" é la prova tangibile che all'occorrenza i GFT sanno anche pestare duro improvvisandosi una rispettabilissima metal band. Assolutamente geniale l'idea di ritoccare appena il riff della precedente "New Wave" per dar vita al suo alter-ego "Old Wave" il cui testo é indice di una intelligenza e di una sensibilità popolare fuori dal comune. Chiude questo sorprendente disco la title-track, dominata da un basso che non ha smesso una sola volta di far sentire il proprio respiro. Esordio di spessore per i Greetings From Terronia, onesta e modesta compagine venuta dal sud con un sacco pieno di sogni che potrebbero presto trasformarsi in realtà.
VOTO: 72/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 7/10/11
GENERE: rock
SITO WEB: www.myspace.com/greetingsfromterronia
RECENSORE: Andrea Costa
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