LOST REFLECTION
Florida
I Lost Reflection nascono nel 1996 come tributo ai Crimson Glory. Dopo numerosi concerti nei locali di Roma, suonando cover hard rock, nel 1997 registrano il primo demo tape: “Watch Out” e partecipano alla compilation “Into the Underground Vol. 2” della Whiplash Productions. Dopo vari problemi di formazione il bassista e membro fondatore Fabrizio Fulco decide di fare un cambio di strumentazione e di cimentarsi al microfono, diventando quindi cantante e chitarrista e nel 2004 viene registrato un nuovo demo, “Nu Hard Rock” che contiene 5 tracce dove si mescolano influenze hard rock, spiccano Ratt e Bon Jovy come influenze principali, con differenti stili e generi, giusto per dare l’idea Billy Idol con Him e Ramones, questo per dare un’anima ben definita al sound della band e staccare definitivamente il cordone ombelicale che avevano come tribute band.
Dopo la preziosa esperienza negli States al fianco di Ben Jackson, per chi non sapesse chi è VERGOGNA e comunque è membro dei Crimson Glory , Fabrizio Fulco è tornato in Italia per dare nuova linfa alla propria creatura, i Lost Reflection, realizzando il nuovo full lenght dal titolo: Florida.
Di prog metal e di prog rock c’è poco, lo dico già in anticipo, qui siamo in presenza di un album hard and heavy classico. Pochissimi orpelli, forse troppo scarno a mio avviso, volendo in alcuni punti un filinino prevedibile per i passaggi classici visti tante volte. Sia chiaro non cerco l’innovazione a tutti i costi, ma variare un filino non guasta.
I problemi di questo album sono comunque abbastanza evidenti e riguardano a mio parere principalmente tre cose: produzione, fretta e voce. Insufficiente la prima, perché un disco registrato nel 2010 non può suonare così "vuoto", indipendentemente dal fatto che si punti a fare musica old style; purtroppo una mancata produzione corretta crea nell'ascoltatore l’impressione che sia più un demo che non un cd . Inoltre questo esser troppo scarni in mastering ha portato a perder di impatto e potenza in tutto il loro platter. Il discorso “fretta” è in parte legato a ciò che ho scritto prima ma entro più nello specifico definendo meglio la cosa.
Dal mio punto di vista pare che il gruppo abbia avuto troppa fretta a far uscire il loro cd, quindi le loro canzoni par siano state registrate tutte con la filosofia del “buona la prima”. Far album così arreca un danno maggiore alla band che non un guadagno di uscire il prima possibile con il cd.
Per la voce c’è un ragionamento da fare su due canali paralleli, uno è il discorso prettamente personale e l’altro è quello di alcuni tecnicismi che secondo me sono mancati.
Niente da dire per intonazione e precisione, ma il cantato risulta forzato ed impersonale nei passaggi dal melodico al aggressivo, rendendo poco il pathos delle canzoni.
Premetto qui è la parte prettamente personale, il cantato di Fulco è di gran lunga più interessante nelle parti melodiche, in quelle “spinte” ed “arrabbiate” c’è una forzatura che non fa scorrere le canzoni, forse meglio per la band che lui punti a cantar solo in pulito.
Punte di questo cd direi “Nitefall” incredibilmente oscura e ispirata, “Here we R” molto street e per i passaggi che ha e “Crucified” estremamente old style anni 80. Per il resto direi che da un album composto da artisti che hanno alle loro spalle parecchi anni di militanza e possono annoverare varie collaborazioni, anche a livello mondiale, ci si aspettava un lavoro più maturo.
“Florida” è in definitiva il tipico disco che vi terrà molta compagnia in macchina, ma dubito avrete voglia di ascoltare sul vostro stereo con tutta calma. In ogni caso un ascolto fatelo, dato che potreste trovare spunti tali da volerlo far vostro.
Consiglio per il futuro ai Lost Reflection: spendete qualche ora in più per registrazione e mastering, perché siete gruppo che può far di più che la semplice “sufficienza” e che può dare il meglio di sé.
VOTO: 60/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 6/01/12
GENERE: hard rock
SITO WEB: http://lostreflection.tripod.com/ RECENSORE: Alessandro Schumperlin
Florida
I Lost Reflection nascono nel 1996 come tributo ai Crimson Glory. Dopo numerosi concerti nei locali di Roma, suonando cover hard rock, nel 1997 registrano il primo demo tape: “Watch Out” e partecipano alla compilation “Into the Underground Vol. 2” della Whiplash Productions. Dopo vari problemi di formazione il bassista e membro fondatore Fabrizio Fulco decide di fare un cambio di strumentazione e di cimentarsi al microfono, diventando quindi cantante e chitarrista e nel 2004 viene registrato un nuovo demo, “Nu Hard Rock” che contiene 5 tracce dove si mescolano influenze hard rock, spiccano Ratt e Bon Jovy come influenze principali, con differenti stili e generi, giusto per dare l’idea Billy Idol con Him e Ramones, questo per dare un’anima ben definita al sound della band e staccare definitivamente il cordone ombelicale che avevano come tribute band.
Dopo la preziosa esperienza negli States al fianco di Ben Jackson, per chi non sapesse chi è VERGOGNA e comunque è membro dei Crimson Glory , Fabrizio Fulco è tornato in Italia per dare nuova linfa alla propria creatura, i Lost Reflection, realizzando il nuovo full lenght dal titolo: Florida.
Di prog metal e di prog rock c’è poco, lo dico già in anticipo, qui siamo in presenza di un album hard and heavy classico. Pochissimi orpelli, forse troppo scarno a mio avviso, volendo in alcuni punti un filinino prevedibile per i passaggi classici visti tante volte. Sia chiaro non cerco l’innovazione a tutti i costi, ma variare un filino non guasta.
I problemi di questo album sono comunque abbastanza evidenti e riguardano a mio parere principalmente tre cose: produzione, fretta e voce. Insufficiente la prima, perché un disco registrato nel 2010 non può suonare così "vuoto", indipendentemente dal fatto che si punti a fare musica old style; purtroppo una mancata produzione corretta crea nell'ascoltatore l’impressione che sia più un demo che non un cd . Inoltre questo esser troppo scarni in mastering ha portato a perder di impatto e potenza in tutto il loro platter. Il discorso “fretta” è in parte legato a ciò che ho scritto prima ma entro più nello specifico definendo meglio la cosa.
Dal mio punto di vista pare che il gruppo abbia avuto troppa fretta a far uscire il loro cd, quindi le loro canzoni par siano state registrate tutte con la filosofia del “buona la prima”. Far album così arreca un danno maggiore alla band che non un guadagno di uscire il prima possibile con il cd.
Per la voce c’è un ragionamento da fare su due canali paralleli, uno è il discorso prettamente personale e l’altro è quello di alcuni tecnicismi che secondo me sono mancati.
Niente da dire per intonazione e precisione, ma il cantato risulta forzato ed impersonale nei passaggi dal melodico al aggressivo, rendendo poco il pathos delle canzoni.
Premetto qui è la parte prettamente personale, il cantato di Fulco è di gran lunga più interessante nelle parti melodiche, in quelle “spinte” ed “arrabbiate” c’è una forzatura che non fa scorrere le canzoni, forse meglio per la band che lui punti a cantar solo in pulito.
Punte di questo cd direi “Nitefall” incredibilmente oscura e ispirata, “Here we R” molto street e per i passaggi che ha e “Crucified” estremamente old style anni 80. Per il resto direi che da un album composto da artisti che hanno alle loro spalle parecchi anni di militanza e possono annoverare varie collaborazioni, anche a livello mondiale, ci si aspettava un lavoro più maturo.
“Florida” è in definitiva il tipico disco che vi terrà molta compagnia in macchina, ma dubito avrete voglia di ascoltare sul vostro stereo con tutta calma. In ogni caso un ascolto fatelo, dato che potreste trovare spunti tali da volerlo far vostro.
Consiglio per il futuro ai Lost Reflection: spendete qualche ora in più per registrazione e mastering, perché siete gruppo che può far di più che la semplice “sufficienza” e che può dare il meglio di sé.
VOTO: 60/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 6/01/12
GENERE: hard rock
SITO WEB: http://lostreflection.tripod.com/ RECENSORE: Alessandro Schumperlin