MIRIAM MELLERIN
Molto di cui parlare in questo album omonimo del trio toscano.
7 pezzi di uno stile molto anni 90, ma con suoni al passo coi tempi, e contenenti tutto ciò che in questi tempi è successo musicalmente parlando.
Se dovessi tentare di paragonarli a qualcuno sarebbero molti i gruppi che mi potrebbero passare per la testa, quindi eviterei di tirare in ballo chicchessia.
Dicendo questo mi riferisco soltanto alla parte musicale\strumentale, intendiamoci.
Per quanto riguarda il cantato, i testi, la maniera di comporre, l'esecuzione invece sono costretto a citare eccome: "il teatro degli orrori".
Purtroppo non conoscendo la band personalmente non so se il pensiero malizioso che ho fatto, possa corrispondere a verità, ma purtroppo è piuttosto evidente il fatto che i miriam mellerin si siano messi in scia del teatro degli orrori, che tanto ultimamente sta veleggiando (meritatamente) sulla cresta di onde
artistiche finalmente sopra la media italiana.
Come succede spesso un pò ovunque quando una cosa nuova e originale ha successo, molte altre cose simili nascono a poca distanza.
Non voglio togliere nulla ai Miriam mellerin, che hanno fatto un disco di notevole spessore, con una produzione di assoluto primo piano e tecnicamente perfetto.
Se fosse meno evidente questa somiglianza con il teatro degli orrori, avrei fatto salti di gioia nel sentire un disco simile. Purtroppo non è così e, per come sono fatto io, questa cosa pregiudica e in maniera anche piuttosto grave ciò che sono chiamato a fare qui, cioè a dare un giudizio personale e soggettivo su un qualcosa che ho sentito.
Dunque sufficienza sicura ragazzi, ma il "voto" avrebbe potuto essere
molto più alto.
VOTO: 65/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 21/02/12
GENERE: rock
SITO WEB: http://www.myspace.com/miriammellerin
RECENSORE: BR1
Molto di cui parlare in questo album omonimo del trio toscano.
7 pezzi di uno stile molto anni 90, ma con suoni al passo coi tempi, e contenenti tutto ciò che in questi tempi è successo musicalmente parlando.
Se dovessi tentare di paragonarli a qualcuno sarebbero molti i gruppi che mi potrebbero passare per la testa, quindi eviterei di tirare in ballo chicchessia.
Dicendo questo mi riferisco soltanto alla parte musicale\strumentale, intendiamoci.
Per quanto riguarda il cantato, i testi, la maniera di comporre, l'esecuzione invece sono costretto a citare eccome: "il teatro degli orrori".
Purtroppo non conoscendo la band personalmente non so se il pensiero malizioso che ho fatto, possa corrispondere a verità, ma purtroppo è piuttosto evidente il fatto che i miriam mellerin si siano messi in scia del teatro degli orrori, che tanto ultimamente sta veleggiando (meritatamente) sulla cresta di onde
artistiche finalmente sopra la media italiana.
Come succede spesso un pò ovunque quando una cosa nuova e originale ha successo, molte altre cose simili nascono a poca distanza.
Non voglio togliere nulla ai Miriam mellerin, che hanno fatto un disco di notevole spessore, con una produzione di assoluto primo piano e tecnicamente perfetto.
Se fosse meno evidente questa somiglianza con il teatro degli orrori, avrei fatto salti di gioia nel sentire un disco simile. Purtroppo non è così e, per come sono fatto io, questa cosa pregiudica e in maniera anche piuttosto grave ciò che sono chiamato a fare qui, cioè a dare un giudizio personale e soggettivo su un qualcosa che ho sentito.
Dunque sufficienza sicura ragazzi, ma il "voto" avrebbe potuto essere
molto più alto.
VOTO: 65/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 21/02/12
GENERE: rock
SITO WEB: http://www.myspace.com/miriammellerin
RECENSORE: BR1