
Artista: Not Ordinary Dead
Titolo Album: Tuning The Untunable
Label: Ninthwave Records, 2012
Sito: www.notordinarydead.com
Il primo disco ufficiale di questo duo power-disco proveniente da Napoli è uscito nel febbraio 2012 per l’etichetta statunitense Ninthwave records. Johnny Lubvic (voce, chitarra, tastiere, basstroller) e Kamoto San (voce, chitarra, tastiere, percussioni elettroniche) con l’aiuto di Pasquale Tarricone (tastiera, beat master), sfornano sei tracce prepotenti, da festone a Brighton Beach.
Il disco si apre con “Ghost in this town”, e se la tematica da ghostbuster non vi convince, provate ad ascoltare la traccia, un mix di wave ed electro dance trascinante. Al secondo posto “Killing up the dj”, dai suoni a la Cure, ma con sottofondo ritmico degno di tutta la scena anni ’80, da Frankie Goes to Hollywood ai New Order (ai quali tutti gli electro dancer d’oggi devono costruire una statua d’oro massiccio). “Kinky Eyes” è dance malinconica, con un basso portante irresistibile.
E’ il turno di “Radio Doom”, ed arriviamo al contemporaneo: un pizzico di Hot Chip, una buona dose di !!!, ed ecco sfornato un singolone radio. “This Atomic Love” potrebbe considerarsi il seguito ideologico di Enola Gay degli Orchestral Manouvres in the Dark (OMD), più cupo, come se Enola avesse compreso la portata della distruzione. Il basso è bluvertighiano (un po’ tutto il lavoro deve molto a Morgan, Andy e soci), gli inserimenti di suoni, chitarre, percussioni, a dir poco perfetti. Tuning the untunable si chiude con “Something against me”, tra ZZZ, Soulwax e WhoMadeWho.
Un disco adatto a suonare nelle discoteche più alternative d’Italia.
Track-List
1- Ghost in this town
2 – Killing up the Dj
3 – Kinky eyes
4 – Radio doom
5 – This atomic love
6 – Something against me
Titolo Album: Tuning The Untunable
Label: Ninthwave Records, 2012
Sito: www.notordinarydead.com
Il primo disco ufficiale di questo duo power-disco proveniente da Napoli è uscito nel febbraio 2012 per l’etichetta statunitense Ninthwave records. Johnny Lubvic (voce, chitarra, tastiere, basstroller) e Kamoto San (voce, chitarra, tastiere, percussioni elettroniche) con l’aiuto di Pasquale Tarricone (tastiera, beat master), sfornano sei tracce prepotenti, da festone a Brighton Beach.
Il disco si apre con “Ghost in this town”, e se la tematica da ghostbuster non vi convince, provate ad ascoltare la traccia, un mix di wave ed electro dance trascinante. Al secondo posto “Killing up the dj”, dai suoni a la Cure, ma con sottofondo ritmico degno di tutta la scena anni ’80, da Frankie Goes to Hollywood ai New Order (ai quali tutti gli electro dancer d’oggi devono costruire una statua d’oro massiccio). “Kinky Eyes” è dance malinconica, con un basso portante irresistibile.
E’ il turno di “Radio Doom”, ed arriviamo al contemporaneo: un pizzico di Hot Chip, una buona dose di !!!, ed ecco sfornato un singolone radio. “This Atomic Love” potrebbe considerarsi il seguito ideologico di Enola Gay degli Orchestral Manouvres in the Dark (OMD), più cupo, come se Enola avesse compreso la portata della distruzione. Il basso è bluvertighiano (un po’ tutto il lavoro deve molto a Morgan, Andy e soci), gli inserimenti di suoni, chitarre, percussioni, a dir poco perfetti. Tuning the untunable si chiude con “Something against me”, tra ZZZ, Soulwax e WhoMadeWho.
Un disco adatto a suonare nelle discoteche più alternative d’Italia.
Track-List
1- Ghost in this town
2 – Killing up the Dj
3 – Kinky eyes
4 – Radio doom
5 – This atomic love
6 – Something against me