STARFRAMES
Etereal underground
Ethereal Underground è il secondo disco degli Starframes, una Indie /Garage band proveniente da Napoli e caratterizzata da un suono a metà tra la psichedelia dei Black Angels e lo sonorità brit pop di band seminali quali Stone Roses e Kula Shaker.
Un disco che esprime una certa maturità compositiva, arrangiativa, nei testi e nelle scelte stilistiche. In alcuni momenti forse l'impatto sonoro non riesce a reggere l'epicità di alcuni brani.
Il disco si apre con Origin, una canzone che esprime tutta l'epicità della band, ma raggiunge i suoi migliori momenti a centro disco, con "Cielo Drive", "Dance on the Greenwich Meridian" e "La Mariee etait en noir".
Merita una citazione particolare la voce di Raphael Bramont, una voce senza dubbio particolare e personale, decisamente l'arma in più di questo ottimo disco.
"Broody Soldier", primo singolo estratto, fa l'occhiolino agli Stone Roses, mentre con "What i was made for" sembra di ascoltare un disco degli Snow Patrol. I riferimenti sono non una critica. La grande forza degli Starframes è aver fatto propri i riferimenti ed averli fusi e reinterpretati con un piglio decisamente personale. Un ottimo disco garage, psichedelico. Una chicca per gli amanti del genere.
Line-up: Raphael Bramont (chitarra elettrica, voce) – Spirit Soar (chitarra elettrica, voce) – Pedro (basso, voce) – Zack (tastiere) – Venturini (batteria)
Tracklist:
VOTO: 70/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 06/05/11
GENERE: indie garage
SITO WEB: www.myspace.com/starframes
RECENSORE: Fabio Brambilla
Etereal underground
Ethereal Underground è il secondo disco degli Starframes, una Indie /Garage band proveniente da Napoli e caratterizzata da un suono a metà tra la psichedelia dei Black Angels e lo sonorità brit pop di band seminali quali Stone Roses e Kula Shaker.
Un disco che esprime una certa maturità compositiva, arrangiativa, nei testi e nelle scelte stilistiche. In alcuni momenti forse l'impatto sonoro non riesce a reggere l'epicità di alcuni brani.
Il disco si apre con Origin, una canzone che esprime tutta l'epicità della band, ma raggiunge i suoi migliori momenti a centro disco, con "Cielo Drive", "Dance on the Greenwich Meridian" e "La Mariee etait en noir".
Merita una citazione particolare la voce di Raphael Bramont, una voce senza dubbio particolare e personale, decisamente l'arma in più di questo ottimo disco.
"Broody Soldier", primo singolo estratto, fa l'occhiolino agli Stone Roses, mentre con "What i was made for" sembra di ascoltare un disco degli Snow Patrol. I riferimenti sono non una critica. La grande forza degli Starframes è aver fatto propri i riferimenti ed averli fusi e reinterpretati con un piglio decisamente personale. Un ottimo disco garage, psichedelico. Una chicca per gli amanti del genere.
Line-up: Raphael Bramont (chitarra elettrica, voce) – Spirit Soar (chitarra elettrica, voce) – Pedro (basso, voce) – Zack (tastiere) – Venturini (batteria)
Tracklist:
- Origin
- It moves like the world spins around
- Step over
- Cielo Drive
- Dance on the Greenwich Meridian
- La mariee etait en noir
- Broody Soldier
- Aurora Borealis
- What I was made for
- I’d never want you to say goodbye
VOTO: 70/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 06/05/11
GENERE: indie garage
SITO WEB: www.myspace.com/starframes
RECENSORE: Fabio Brambilla
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