TRYFUX
Tracklist: Future / Change / Decadence.
Difficile confrontarsi con un prodotto come questa promo di Tryfux, progetto solista di Cristiano Poli (già chitarrista dei Discordia). Complesso in quanto complesso è l’intero arco musicale e tematico cui si rivolge. Trattandosi di un lavoro composto di tre pezzi strumentali e vista la scarna descrizione sui contenuti che si può trovare sul web, riuscire a calarsi in quello che non è che l’antipasto di un full-lenght di recente uscita risulta arduo. Eppure c’è qualcosa di seducente nel sound di questa promo, qualcosa che si coglie in maniera immediata e intuitiva: queste tre tracce parlano al nostro istante, al nostro mondo, sono musica contemporanea nel senso più stretto e (allo stesso tempo) ampio del termine. Non è solo la vasta gamma di influenze musicali riscontrabili, cifra di un’interdisciplinarietà e un’ampiezza di vedute sempre più tipiche dei nostri tempi (diciamocelo francamente, il tempo dei purismi è finito da tempo), ma soprattutto delle atmosfere che vengono veicolate. Qui, un po’ come in molta arte contemporanea, sta soprattutto allo spettatore/ascoltatore/fruitore cercare un significato. Diciamo che Tryfux ci stende il tracciato e alla nostra fantasia sta la capacità di calarvisi, di costruirvi immagini e percorsi più complessi. Inevitabilmente non tutti vi avranno le stesse esperienze, ma è lo stesso Poli a parlare di «scenari di alienazione e favole concettuali sull’imprevedibilità del futuro» quindi non possiamo neanche liquidare queste tre tracce facendo scadere la loro interpretazione nella pura arbitrarietà. Il contemporaneo di Tryfux è già con un piede nel futuro, ha già un senso delle implicazioni di ogni nostro gesto nella realtà in divenire. Non è per forza un viaggio fantastico in utopiche città sviluppate in verticale, attraversate da aereobus e abitate da popoli più civili; d’altro canto non è per forza neanche una proiezione distopica in un mondo che pare avviarsi all’apocalisse ambientale, all’annichilimento dell’individuo e al trionfo delle macchine. Forse vi sono l’una e l’altra cosa insieme, forse nessuna delle due. Di certo non si può non cogliere una frenesia ipnotica e schizoide in Future, pezzo d’apertura, che lascia il posto a una più meditata e per certi versi malinconica Change; questo binomio futuro – cambiamento già da solo come tema rende bene la complessità del lavoro e del messaggio di Tryfux, diciamo che sarebbe bello farci una chiacchierata faccia a faccia sviscerando il lavoro punto per punto analizzando tutte le componenti di quello che sembra essere un poliedro multisfaccettato. E come interpretare allora la chiosa, la lunga (e parer mio un tantino ambiziosa) suite Decadence? Esprimere giudizi conclusivi è quantomeno inappropriato considerando che questa promo prelude a un lavoro più ampio. Anche se certo non tutti gli orecchi (i miei per primi) possono essere pronti a recepire appieno i contenuti di Tryfux, non si può certo negarne la qualità del progetto.
VOTO: 80/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 02/06/11
GENERE: eletto/prog rock
SITO WEB: www.myspace.com/tryfux
RECENSORE: doc.NEMO
Tracklist: Future / Change / Decadence.
Difficile confrontarsi con un prodotto come questa promo di Tryfux, progetto solista di Cristiano Poli (già chitarrista dei Discordia). Complesso in quanto complesso è l’intero arco musicale e tematico cui si rivolge. Trattandosi di un lavoro composto di tre pezzi strumentali e vista la scarna descrizione sui contenuti che si può trovare sul web, riuscire a calarsi in quello che non è che l’antipasto di un full-lenght di recente uscita risulta arduo. Eppure c’è qualcosa di seducente nel sound di questa promo, qualcosa che si coglie in maniera immediata e intuitiva: queste tre tracce parlano al nostro istante, al nostro mondo, sono musica contemporanea nel senso più stretto e (allo stesso tempo) ampio del termine. Non è solo la vasta gamma di influenze musicali riscontrabili, cifra di un’interdisciplinarietà e un’ampiezza di vedute sempre più tipiche dei nostri tempi (diciamocelo francamente, il tempo dei purismi è finito da tempo), ma soprattutto delle atmosfere che vengono veicolate. Qui, un po’ come in molta arte contemporanea, sta soprattutto allo spettatore/ascoltatore/fruitore cercare un significato. Diciamo che Tryfux ci stende il tracciato e alla nostra fantasia sta la capacità di calarvisi, di costruirvi immagini e percorsi più complessi. Inevitabilmente non tutti vi avranno le stesse esperienze, ma è lo stesso Poli a parlare di «scenari di alienazione e favole concettuali sull’imprevedibilità del futuro» quindi non possiamo neanche liquidare queste tre tracce facendo scadere la loro interpretazione nella pura arbitrarietà. Il contemporaneo di Tryfux è già con un piede nel futuro, ha già un senso delle implicazioni di ogni nostro gesto nella realtà in divenire. Non è per forza un viaggio fantastico in utopiche città sviluppate in verticale, attraversate da aereobus e abitate da popoli più civili; d’altro canto non è per forza neanche una proiezione distopica in un mondo che pare avviarsi all’apocalisse ambientale, all’annichilimento dell’individuo e al trionfo delle macchine. Forse vi sono l’una e l’altra cosa insieme, forse nessuna delle due. Di certo non si può non cogliere una frenesia ipnotica e schizoide in Future, pezzo d’apertura, che lascia il posto a una più meditata e per certi versi malinconica Change; questo binomio futuro – cambiamento già da solo come tema rende bene la complessità del lavoro e del messaggio di Tryfux, diciamo che sarebbe bello farci una chiacchierata faccia a faccia sviscerando il lavoro punto per punto analizzando tutte le componenti di quello che sembra essere un poliedro multisfaccettato. E come interpretare allora la chiosa, la lunga (e parer mio un tantino ambiziosa) suite Decadence? Esprimere giudizi conclusivi è quantomeno inappropriato considerando che questa promo prelude a un lavoro più ampio. Anche se certo non tutti gli orecchi (i miei per primi) possono essere pronti a recepire appieno i contenuti di Tryfux, non si può certo negarne la qualità del progetto.
VOTO: 80/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 02/06/11
GENERE: eletto/prog rock
SITO WEB: www.myspace.com/tryfux
RECENSORE: doc.NEMO
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