ALTREMOLECOLE
altremolecole
Le poche informazioni che abbiamo sul project in questioni partono dalla copertina del disco. Un’occhietto simpatico a cui spuntano due braccia per farlo aggrappare al suo(?)cuore. I ripetuti, quasi ossessivi ascolti, visto un certo senso del rispetto per la musica tutta, mi portano dietro la convinzione che quell’immagine in apertura-disco rimane la cosa meglio riuscita ai ragazzi, il che è tutto dire. Le 10 tracce a cui collaborano diversi personaggi (il doppiatore Carlo Valli, Martucci, Thompson….) partono con Adieu e Virtù che si rifanno ad un rock teatrale ormai fuori secolo, ma danno lo stesso un colore all’ascolto. I testi non sono affatto male, come dimostrano Amistanze e Cosa sono le Nuvole, e l’idea di proporre un piccolo “viaggio” musicale all’interno del disco, riesce solo in parte, che di genere musicali si passa dal jazz al pop rock(Lagrima e Juego escondido), e non è cosa da tutti riuscirci con personalità. Non un disco da disprezzare, casomai da metter proprio in un altro scaffale che abbia più che fare con le colonne sonore/teatrali che con la musica degli anni 2000.
VOTO: 55/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 20/10/11
GENERE: melodica, progressive, italiana
SITO WEB:
RECENSORE: Al Miglietta
altremolecole
Le poche informazioni che abbiamo sul project in questioni partono dalla copertina del disco. Un’occhietto simpatico a cui spuntano due braccia per farlo aggrappare al suo(?)cuore. I ripetuti, quasi ossessivi ascolti, visto un certo senso del rispetto per la musica tutta, mi portano dietro la convinzione che quell’immagine in apertura-disco rimane la cosa meglio riuscita ai ragazzi, il che è tutto dire. Le 10 tracce a cui collaborano diversi personaggi (il doppiatore Carlo Valli, Martucci, Thompson….) partono con Adieu e Virtù che si rifanno ad un rock teatrale ormai fuori secolo, ma danno lo stesso un colore all’ascolto. I testi non sono affatto male, come dimostrano Amistanze e Cosa sono le Nuvole, e l’idea di proporre un piccolo “viaggio” musicale all’interno del disco, riesce solo in parte, che di genere musicali si passa dal jazz al pop rock(Lagrima e Juego escondido), e non è cosa da tutti riuscirci con personalità. Non un disco da disprezzare, casomai da metter proprio in un altro scaffale che abbia più che fare con le colonne sonore/teatrali che con la musica degli anni 2000.
VOTO: 55/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 20/10/11
GENERE: melodica, progressive, italiana
SITO WEB:
RECENSORE: Al Miglietta
This is your new blog post. Click here and start typing, or drag in elements from the top bar.