LOLA’S DEAD
Those who Read between the lines
I Lola’s dead sono composti da 4 ragazzi Alberto alla voce, Edoardo al basso, Tommaso alla batteria e Daniel alla chitarra provenienti da Pistoia che dopo 9 anni di attività e vari cambi di formazione sfornano questo ep intitolato Those who Read Between The Lines composto da 3 soli brani ma con la durata di 10 minuti l’uno circa.
La prima canzone che troviamo è “Sometimes a new born lies”, l’inizio è gran parte strumentale e la prima impressione che mi ha dato è di trovarmi in Inghilterra precisamente a Londra in una giornata piovosa e malinconica, sorseggiando una tazza di the e vedere il via vai di gente che passeggia sulle vie della città. Ma poi viene interrotto tutto dalla bellissima voce di Alberto che mi fa ricordare molto i Muse
Arriva il momento di “Astonaut” e “Van Helisin” canzoni un po’ più movimentate, la parte strumentale è sempre maggiore della parte vocale, ma i pezzi non annoiano visto che troviamo delle variazioni strumentali frequenti.
L’ ep scorre moto bene sia musicalmente e sia nella registrazione, questi ragazzi ci sanno fare e spero di sentirli ancora. Consiglio un ascolto a tutti gli amanti del post rock. Merita.
VOTO: 80/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 01/06/11
GENERE: post-rock
SITO WEB: www.myspace.com/lolasdead
RECENSORE: Morgana
Those who Read between the lines
I Lola’s dead sono composti da 4 ragazzi Alberto alla voce, Edoardo al basso, Tommaso alla batteria e Daniel alla chitarra provenienti da Pistoia che dopo 9 anni di attività e vari cambi di formazione sfornano questo ep intitolato Those who Read Between The Lines composto da 3 soli brani ma con la durata di 10 minuti l’uno circa.
La prima canzone che troviamo è “Sometimes a new born lies”, l’inizio è gran parte strumentale e la prima impressione che mi ha dato è di trovarmi in Inghilterra precisamente a Londra in una giornata piovosa e malinconica, sorseggiando una tazza di the e vedere il via vai di gente che passeggia sulle vie della città. Ma poi viene interrotto tutto dalla bellissima voce di Alberto che mi fa ricordare molto i Muse
Arriva il momento di “Astonaut” e “Van Helisin” canzoni un po’ più movimentate, la parte strumentale è sempre maggiore della parte vocale, ma i pezzi non annoiano visto che troviamo delle variazioni strumentali frequenti.
L’ ep scorre moto bene sia musicalmente e sia nella registrazione, questi ragazzi ci sanno fare e spero di sentirli ancora. Consiglio un ascolto a tutti gli amanti del post rock. Merita.
VOTO: 80/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 01/06/11
GENERE: post-rock
SITO WEB: www.myspace.com/lolasdead
RECENSORE: Morgana
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