ZERO LAB STATION
Il mondo di sotto
Una città come Napoli è croce e delizia per chi vi ci abita. C’è chi lascia passare tutto sotto i propri occhi, interessandosi poco di ciò che non accade strettamente nel proprio giardino di casa, e c’è chi decide di resistere, combattere giorno dopo giorno, nella volontà di cambiare il sistema. Gli ZeroLab Station si inseriscono nella seconda di queste categorie. Figli delle posse degli anni ’90 come idee “combat” e politiche, gli ZeroLab più che nel dub si trovano bene in un genere che trova nei Rage Against the Machine l’apice: un rock duro, hardcore, da combattimento, con chitarre taglienti e suoni sintetici, al servizio di un rap dai toni aspri, da lotta & rivoluzione. Ascoltate brani come “Storia di questi giorni”, vivida fotografie dei malesseri sociali degli anni ’00, “L’Italia è una Repubblica” che dovrebbe essere fondata sul lavoro non precario, “Meridione” strettamente legata alle esperienze più vicine al gruppo. “Il Mondo di sotto”, il titolo del disco che contiene altre tracce degne di nota come “Good Job”, “Santo subito” (anche se in questi giorni il “santo” se la sta passando molto male), “Pensiero di una bomba”, è un esordio ottimo, gli Zero Lab Station fanno subito intravedere di che pasta sono fatti. Cercatelo in streaming, vi verrà voglia di acquistarlo. Vorrei andare ad un loro concerto, sono sicuro che “scasserebbero” tutto.
Line-up:
Gianluca Panaccione: Voce
Lino Barbiero: Batteria
Davide M. D'angelo: Chitarra
Antonio Gallo: Basso
Tracklist:
1 – Storia di questi giorni
2 – L’Italia è una Repubblica
3 – Santo subito
4 – Good job
5 – Otto del Mattino
6 – Il mio cammino
7 – Pensiero di una bomba
8 – La città normale
9 – Meridione
10 – Io So
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 18/11/11
GENERE: alternative rock
SITO WEB: www.myspace.com/zerolabstation
RECENSORE: Antonio Cascarino
Il mondo di sotto
Una città come Napoli è croce e delizia per chi vi ci abita. C’è chi lascia passare tutto sotto i propri occhi, interessandosi poco di ciò che non accade strettamente nel proprio giardino di casa, e c’è chi decide di resistere, combattere giorno dopo giorno, nella volontà di cambiare il sistema. Gli ZeroLab Station si inseriscono nella seconda di queste categorie. Figli delle posse degli anni ’90 come idee “combat” e politiche, gli ZeroLab più che nel dub si trovano bene in un genere che trova nei Rage Against the Machine l’apice: un rock duro, hardcore, da combattimento, con chitarre taglienti e suoni sintetici, al servizio di un rap dai toni aspri, da lotta & rivoluzione. Ascoltate brani come “Storia di questi giorni”, vivida fotografie dei malesseri sociali degli anni ’00, “L’Italia è una Repubblica” che dovrebbe essere fondata sul lavoro non precario, “Meridione” strettamente legata alle esperienze più vicine al gruppo. “Il Mondo di sotto”, il titolo del disco che contiene altre tracce degne di nota come “Good Job”, “Santo subito” (anche se in questi giorni il “santo” se la sta passando molto male), “Pensiero di una bomba”, è un esordio ottimo, gli Zero Lab Station fanno subito intravedere di che pasta sono fatti. Cercatelo in streaming, vi verrà voglia di acquistarlo. Vorrei andare ad un loro concerto, sono sicuro che “scasserebbero” tutto.
Line-up:
Gianluca Panaccione: Voce
Lino Barbiero: Batteria
Davide M. D'angelo: Chitarra
Antonio Gallo: Basso
Tracklist:
1 – Storia di questi giorni
2 – L’Italia è una Repubblica
3 – Santo subito
4 – Good job
5 – Otto del Mattino
6 – Il mio cammino
7 – Pensiero di una bomba
8 – La città normale
9 – Meridione
10 – Io So
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 18/11/11
GENERE: alternative rock
SITO WEB: www.myspace.com/zerolabstation
RECENSORE: Antonio Cascarino