MARCO CAMPANELLA
vertigo
Tracklist: Air / Labyrinth / La Force De Lame / Vertigo / Feliz Desilusao / X-Ray Eyes
Se il buongiorno si vede dal mattino, quella di Marco Campanella sarà con ogni probabilità una grande giornata. Vertigo, questo piccolo lavoro autoprodotto dal giovane chitarrista milanese (che si è occupato anche delle linee di basso), presenta una grande varietà di influenze e di spunti interessanti e può avvalersi della collaborazione di un tale Kiko Louireiro nelle tracce La Force De Lame e Felix Desilusao. Non si può dire certo che il nostro inventi qualcosa di nuovo, ma senza dubbio la sua personalità imprime un segno non indifferente durante tutta la demo. Influenzato dai virtuosi della chitarra hard’n’heavy oltreché dal sound più robusto ed energico dei mostri sacri del genere (le radici sabbathiane sono a mio avviso quelle che emergono maggiormente), Marco Campanella realizza 6 tracce interamente musicali che a quanto pare non sono che l’antipasto di un full-lenght di prossima pubblicazione. Introduce il lavoro l’opener Air dominata da un sound neoclassico e per certi versi sinfonico cui, dopo poco più di un minuto, subentra la chitarra del nostro in un evidente richiamo alla lezione di un certo Malmsteen. Segue a raffica la travolgente cavalcata Labyrinth, un pezzo che ci fa apprezzare le doti virtuosistiche del Campanella senza tuttavia farci perdere di vista la lezione del metal più pesante, specie per quel che riguarda il lavoro incisivo ed energico della batteria. Alle raffiche solistiche della seconda traccia fa da contraltare la più meditata e profonda La Force De Lame, dove si può apprezzare un lavoro più intimo e toccante. La chitarra sembra in effetti prendere quasi il posto di un lead vocalist, è come se parlasse, se comunicasse direttamente con l’ascoltatore, un pregio non da poco. Peccato solo che in questo frangente i meriti siano da ripartire con Louireiro, come specificato a inizio recensione. Segue la più essenziale e ritmata Vertigo, un brano dove emerge l’anima più heavy (per certi versi quasi power) del nostro. Impreziosita dal tappeto sonoro della tastiera, questa traccia trova nei cambi di tempo e soprattutto nel cambio di atmosfera a metà brano i momenti in cui si scorgono le maggiori potenzialità del Campanella: senza l’ausilio del Louireiro, qui il nostro trova i suoi momenti più intimi e le sue migliori trovate interpretative, il tutto però sempre all’interno di una cornice heavy corposa e decisa. Segue quindi la ballad, il pezzo forse più profondo di tutta la demo, Felix Desilusao, dove ricompare la collaborazione di Louireiro e che ancora una volta non ci permette di dare una valutazione complessiva delle qualità del nostro. Certo il pezzo è valido sotto ogni aspetto ma resta ancora da capire quanto da solo il Campanella sia capace di abbandonare tecnicismi e virtuosismi su sessioni ritmiche sostenute, insomma quanto il nostro sappia fornirci in termini di partecipazione emotiva profonda. Chiude la demo X-Ray Eyes un altro brano pesantemente heavy in cui i fraseggi tra tastiera e chitarra rendono il tutto più gradevole e meno monotono. Ancora una volta Marco Campanella propone una bella gamma di soluzioni tecniche e virtuosistiche, ma manca qui a mio avviso un tentativo di indirizzarsi direttamente a chi ascolta e sembra più che altro uno sfoggio di capacità. Tutto ciò non toglie quanto detto in precedenza. Il lavoro del Campanella offre buoni spunti, si intuiscono capacità tecniche elevate e, anche se in parte limitata, toccanti. Di certo queste considerazioni sono dovute alla constatazione dello iato esistente tra i pezzi scritti in collaborazione con Louireiro rispetto a quelli personali del nostro, tuttavia non si possono non avvertire le capacità meditative del nostro nella title-track e non riconoscergli almeno una parte dei meriti nella profondità dei due pezzi scritti col chitarrista degli Angra. In conclusione, un bel primo passo in vista di una maturazione artistico-musicale che speriamo si potrà cogliere a partire dal full-lenght di prossima uscita che a questo punto attendo con impazienza.
·
VOTO: 79/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 09/05/11
GENERE: metal /progressive /rock
SITO WEB: www.myspace.com/campanellamarco
RECENSORE: doc. NEMO
vertigo
Tracklist: Air / Labyrinth / La Force De Lame / Vertigo / Feliz Desilusao / X-Ray Eyes
Se il buongiorno si vede dal mattino, quella di Marco Campanella sarà con ogni probabilità una grande giornata. Vertigo, questo piccolo lavoro autoprodotto dal giovane chitarrista milanese (che si è occupato anche delle linee di basso), presenta una grande varietà di influenze e di spunti interessanti e può avvalersi della collaborazione di un tale Kiko Louireiro nelle tracce La Force De Lame e Felix Desilusao. Non si può dire certo che il nostro inventi qualcosa di nuovo, ma senza dubbio la sua personalità imprime un segno non indifferente durante tutta la demo. Influenzato dai virtuosi della chitarra hard’n’heavy oltreché dal sound più robusto ed energico dei mostri sacri del genere (le radici sabbathiane sono a mio avviso quelle che emergono maggiormente), Marco Campanella realizza 6 tracce interamente musicali che a quanto pare non sono che l’antipasto di un full-lenght di prossima pubblicazione. Introduce il lavoro l’opener Air dominata da un sound neoclassico e per certi versi sinfonico cui, dopo poco più di un minuto, subentra la chitarra del nostro in un evidente richiamo alla lezione di un certo Malmsteen. Segue a raffica la travolgente cavalcata Labyrinth, un pezzo che ci fa apprezzare le doti virtuosistiche del Campanella senza tuttavia farci perdere di vista la lezione del metal più pesante, specie per quel che riguarda il lavoro incisivo ed energico della batteria. Alle raffiche solistiche della seconda traccia fa da contraltare la più meditata e profonda La Force De Lame, dove si può apprezzare un lavoro più intimo e toccante. La chitarra sembra in effetti prendere quasi il posto di un lead vocalist, è come se parlasse, se comunicasse direttamente con l’ascoltatore, un pregio non da poco. Peccato solo che in questo frangente i meriti siano da ripartire con Louireiro, come specificato a inizio recensione. Segue la più essenziale e ritmata Vertigo, un brano dove emerge l’anima più heavy (per certi versi quasi power) del nostro. Impreziosita dal tappeto sonoro della tastiera, questa traccia trova nei cambi di tempo e soprattutto nel cambio di atmosfera a metà brano i momenti in cui si scorgono le maggiori potenzialità del Campanella: senza l’ausilio del Louireiro, qui il nostro trova i suoi momenti più intimi e le sue migliori trovate interpretative, il tutto però sempre all’interno di una cornice heavy corposa e decisa. Segue quindi la ballad, il pezzo forse più profondo di tutta la demo, Felix Desilusao, dove ricompare la collaborazione di Louireiro e che ancora una volta non ci permette di dare una valutazione complessiva delle qualità del nostro. Certo il pezzo è valido sotto ogni aspetto ma resta ancora da capire quanto da solo il Campanella sia capace di abbandonare tecnicismi e virtuosismi su sessioni ritmiche sostenute, insomma quanto il nostro sappia fornirci in termini di partecipazione emotiva profonda. Chiude la demo X-Ray Eyes un altro brano pesantemente heavy in cui i fraseggi tra tastiera e chitarra rendono il tutto più gradevole e meno monotono. Ancora una volta Marco Campanella propone una bella gamma di soluzioni tecniche e virtuosistiche, ma manca qui a mio avviso un tentativo di indirizzarsi direttamente a chi ascolta e sembra più che altro uno sfoggio di capacità. Tutto ciò non toglie quanto detto in precedenza. Il lavoro del Campanella offre buoni spunti, si intuiscono capacità tecniche elevate e, anche se in parte limitata, toccanti. Di certo queste considerazioni sono dovute alla constatazione dello iato esistente tra i pezzi scritti in collaborazione con Louireiro rispetto a quelli personali del nostro, tuttavia non si possono non avvertire le capacità meditative del nostro nella title-track e non riconoscergli almeno una parte dei meriti nella profondità dei due pezzi scritti col chitarrista degli Angra. In conclusione, un bel primo passo in vista di una maturazione artistico-musicale che speriamo si potrà cogliere a partire dal full-lenght di prossima uscita che a questo punto attendo con impazienza.
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VOTO: 79/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 09/05/11
GENERE: metal /progressive /rock
SITO WEB: www.myspace.com/campanellamarco
RECENSORE: doc. NEMO
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