My Silent Land è il progetto solista del compositore Silvio "Viossy".
Il disco è molto variegato, racchiude al suo interno differenti sonorità e non è di semplice definizione, io ho utilizzato un generico Hrad rock, ma non è solo quello. Possiamo quindi dire che la cosa crea un fascino particolare ed un quid per cui si resta attaccati al cd fino alla fine.
La opener “My land is here” è una buonissima esecuzione chitarristica, quindi un mix tra intro e uno strumentale, che permette già di capire quali potranno essere le sonorità in tutto il cd. Subito dopo abbiamo "In the end of the eye" che vanta di avere un approccio diretto, più di altri brani, ed una formula molto atmosferica, grazie anche al lavoro fatto con la chitarra, strumento che più di altri spunta un questo album. In "The Mary's agony" la composizione prende una vena emotiva intrinseca al compositore che esplode nelle orecchie dell’ascoltatore e lo avvolge portandolo oltre la realtà verso una visione intimistica ed interiore. Il prodotto essendo autoprodotto, quindi diciamo quasi “homemade” in tutto e per tutto, denota alcune sbavature in ambito di registrazione, specie per l’eccessiva presenza della voce.cosa che non incide eccessivamente; invito comunque i My silent land a prestare più attenzione per il futuro, in modo da annullare le piccole imprecisioni che si possono percepire.
"My last breath" ci propone anche l’animo agressivo e “pesante” di Silvio, con una parte cantata in growl, comunque sia le melodie e le sonorità restano tendenzialmente decadenti e oniriche quanto basta per dare una formula di dolceamaro alla canzone.
"Time for you" mi porta a pensare ad una canzone scritta dai Go go dolls e cantata da Tom Waits, peccato solo per la produzione che è sotto il minimo accettabile, ma indubbiamente brano interessante. Consiglio spassionato per il prossimo album, sarebbe da registrare nuovamente questa canzone, ma puntando molto nel mixaggio e nel mastering a dare molta più corposità al pezzo.
La seguente "Don't leave my soul" vede la presenza di Lorenzo Spina, per un pezzo più tirato, ma anche qui la produzione scarseggia dando troppo spazio al cantato rispetto agli strumenti, non rendendo onore alle parti strumentali. Torno a sottolineare che le idee ci sono e che il problema è la postproduzione e il mastering, quindi solo un peccato veniale e non di mancanza d’ingegno.
Si chiude con la titletrack "My Silent Land", e le atmosfere tornano a farsi rarefatte, liquide e quasi psichedeliche. Canzone con una peculiarità: Viossy decide di cantarne buona parte in italiano, che aggiunge alla canzone in non so che di magico, come per le altre tracce c’è sempre il problema della produzione, ma essendo un pezzo semi acustico si sente meno il problema.
C’è da fare un grande lavoro di sgrossatura per i My Silent Land, solo dopo questa sgrossatura riusciranno a colpire molto più a fondo nel pubblico e non solo nel pubblico. Ripeto non è certo una sgrossatura delle idee, ma di poter registrare in modo superiore, come superiore deve essere la cura per il mastering e per la postproduzione. Auspico che questo possa avvenire a breve e invito tutti a dare il supporto che merita questa proposta.
VOTO: 61/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 30/05/11
GENERE: hard rock/metal
SITO WEB: www.myspace.com/mysilentland
RECENSORE: Alessandro Schümperlin