SILVER LAKE
"Primo album per i Silver Lake, e che album !! Fondati nel 2003 sotto il moniker Exodia il quintetto di Rimini sdogana in collaborazione con la SG Records questo scintillante full lenght omonimo composto da otto tracce e registrato presso i noti Fear Studios di Ravenna. Cresciuti a pane, Europe, Dream Theatre ed Angra e passati attraverso il solito walzer di line-up i Silver Lake propongono una sorta di progressive 'powerizzato', molto immediato e fortunatamente mai schiavo di estenuanti virtuosismi fini a se stessi. Praticamente impossibile non farsi rapire dalle avvolgenti tastiere di Riccardo Fabbri che, fin dall'opener "Before The Storm", si dimostreranno elemento imprescindibile ed irrinunciabile del songwriting dei Silver Lake. Suoni brillanti, voce limpida, melodie suadenti ed una costante dimostrazione di elevata tecnica esecutiva fanno bella mostra di sè anche nella seguente "Help Me To Fight The Rain" che spicca per il suo refrain tipicamente ottantiano, le sue risonanze hard-rock ed un assolo centrale di notevole fattura. L'immancabile strumentale "Break" si apre con un giro di tastiera di scuola Goblin mentre la seguente "Life" é una semi-ballad corale ed anthemica che vede in qualità di super-ospite dietro al microfono l'ex voce dei Vision Divine Michele Luppi. Ma a nostro parere la vera chicca é rappresentata dalla personalissima e sorprendente rivisitazione di "Slave To The Grind", vecchia hit (siamo nel 1991) degli allora Skid Row di Sebastian Bach. Cover davvero riuscita dove la tastiera riesce ancora una volta a dimostrarsi determinante sostituendosi all'originale chitarra senza far perdere nemmeno un briciolo di potenza al pezzo. "Holy Affinity" aggiunge al già nutrito background dei Silver Lake chitarre dure di contorno ed un refrain in doppia cassa per un perfetto mix tra Angel Dust anni novanta ed Helloween era Kiske. Dopo il dolcissimo pianoforte della ballad strappalacrime "Meet You Again" la chiusura é affidata all'autocelebrativa "Silver Lake" attraverso la quale la band rivendica a gran voce la propria fedeltà al power-prog di stampo prevalentemente europeo. Esordio col botto quindi per i Silver Lake autori di una prova adulta e piacevole resa ancor più maiuscola da una produzione davvero competitiva. Piacevolissima scoperta".
VOTO: 85/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 12/09/11
GENERE: heavy metal
SITO WEB: www.myspace.com/silverlake5
RECENSORE: Andrea Costa
"Primo album per i Silver Lake, e che album !! Fondati nel 2003 sotto il moniker Exodia il quintetto di Rimini sdogana in collaborazione con la SG Records questo scintillante full lenght omonimo composto da otto tracce e registrato presso i noti Fear Studios di Ravenna. Cresciuti a pane, Europe, Dream Theatre ed Angra e passati attraverso il solito walzer di line-up i Silver Lake propongono una sorta di progressive 'powerizzato', molto immediato e fortunatamente mai schiavo di estenuanti virtuosismi fini a se stessi. Praticamente impossibile non farsi rapire dalle avvolgenti tastiere di Riccardo Fabbri che, fin dall'opener "Before The Storm", si dimostreranno elemento imprescindibile ed irrinunciabile del songwriting dei Silver Lake. Suoni brillanti, voce limpida, melodie suadenti ed una costante dimostrazione di elevata tecnica esecutiva fanno bella mostra di sè anche nella seguente "Help Me To Fight The Rain" che spicca per il suo refrain tipicamente ottantiano, le sue risonanze hard-rock ed un assolo centrale di notevole fattura. L'immancabile strumentale "Break" si apre con un giro di tastiera di scuola Goblin mentre la seguente "Life" é una semi-ballad corale ed anthemica che vede in qualità di super-ospite dietro al microfono l'ex voce dei Vision Divine Michele Luppi. Ma a nostro parere la vera chicca é rappresentata dalla personalissima e sorprendente rivisitazione di "Slave To The Grind", vecchia hit (siamo nel 1991) degli allora Skid Row di Sebastian Bach. Cover davvero riuscita dove la tastiera riesce ancora una volta a dimostrarsi determinante sostituendosi all'originale chitarra senza far perdere nemmeno un briciolo di potenza al pezzo. "Holy Affinity" aggiunge al già nutrito background dei Silver Lake chitarre dure di contorno ed un refrain in doppia cassa per un perfetto mix tra Angel Dust anni novanta ed Helloween era Kiske. Dopo il dolcissimo pianoforte della ballad strappalacrime "Meet You Again" la chiusura é affidata all'autocelebrativa "Silver Lake" attraverso la quale la band rivendica a gran voce la propria fedeltà al power-prog di stampo prevalentemente europeo. Esordio col botto quindi per i Silver Lake autori di una prova adulta e piacevole resa ancor più maiuscola da una produzione davvero competitiva. Piacevolissima scoperta".
VOTO: 85/100
PUBBLICAZIONE RECENSIONE: 12/09/11
GENERE: heavy metal
SITO WEB: www.myspace.com/silverlake5
RECENSORE: Andrea Costa
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